Evviva. Berlusconi ha trovato una fidanzata.
Finalmente tutto il fango che sta emergendo dalle indagini della procura di Milano, grazie a questo nuovo amore, diventeranno carta straccia. Nessun uomo “normale”, molto innamorato, potrebbe fare serate “Bunga Bunga”.
La notizia della nuova fiamma è uscita così, con non chalance, durante l’ennesimo soliloquio televisivo ormai a cadenza giornaliera. Dice che essendo fidanzato non avrebbe potuto permettersi delle serate, diciamo così, trasgressive.
Dopo le indiscrezioni uscite col “caso Ruby”, ci vuole una notevole faccia di bronzo a sostenere tale versione dei fatti.
Questa motivazione così fantasiosa dimostra che il sultano di Arcore è ormai alla “canna del gas”.
Mi ricorda quello che è successo durante lo scandalo Noemi Letizia. Dopo che il satrapo arcoriano si era contraddetto varie volte dando versioni inconciliabili tra loro sulla questione, il maggiordomo Signorini direttore del berlusconiano “Chi”, è uscito con un servizio nel settimanale in cui la minorenne napoletana veniva fotografata assieme ad un ragazzo indicato come il suo fidanzato. Un servizio giornalistico e fotografico smentito in seguito dallo stesso giovane che ha negato di essere il fidanzato della Noemi e che per quel servizio era stato pagato. Ma in quel momento pericoloso per il satrapo di Arcore era importante fare questo servizio giornalistico per distogliere l’attenzione dei media sui suoi scivolosi rapporti con la minorenne napoletana.
Ora siamo ritornati al punto di partenza. Il sultano di Arcore, secondo la procura milanese ha avuto rapporti sessuali a pagamento con Ruby, un’altra minorenne.
Per cui la corte berlusconiana ha escogitato l’ennesima bufala: la nuova fidanzata.
Accetto scommesse che entro breve, forse già nel prossimo numero in edicola, “Chi” dell’apposito Signorini, farà un bel servizio sulla nuova fiamma del suo padrone.
Le prove testimoniali, le intercettazioni in mano ai magistrati, per coloro che conoscono i fatti attraverso i media cartacei e televisivi berlusconiani, non hanno valore. E’ questa la “forza” di Berlusconi. Può dire tutto ed il suo contrario, ma con il suo armamentario mediatico ed i suoi maggiordomi “giornalisti”, sempre proni a servire la sua causa, riesce a condizionare le menti di coloro che hanno pochi strumenti per capire certe dinamiche della disinformazione.
Svegliamoci prima che sia troppo tardi.
O forse lo è già.
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