sabato 21 settembre 2024

Che facce di bronzo!

Hanno una faccia di bronzo da paura.

Giovanni Toti, l’ex presidente della Liguria dimessosi dopo lo scandalo, in una trasmissione televisiva ha detto: “Un patteggiamento non è un’ammissione di colpa. Sono stato accusato di essere Al Capone, poi è uscito fuori che Toti non ha mai preso un euro”. Cioè patteggiare 25 mesi di carcere per corruzione con interdizione dai pubblici uffici da innocente è veramente da coglioni. Oppure il Toti non la racconta giusta.

Ad esempio, il sito del ministero della Giustizia spiega che: “ (il) Presupposto del patteggiamento è l’implicita ammissione di colpevolezza da parte dell’imputato”.

Mentre la Corte di Cassazione: “La richiesta di accettazione della pena deve essere considerata come ammissione del fatto”.

E poi una chicca che ha ricordato Travaglio. Circa un anno fa, Salvini ad un giornalista che gli chiedeva se nel processo Open Arms potrebbe patteggiare, il prode leghista ha risposto: “Non ho nulla di cui pentirmi o su cui patteggiare, non sono mica un delinquente!”. Urca!

Nel frattempo Toti ha patteggiato per un altro reato per altri 6 mesi di carcere.

Io penso che Toti o è un sadico che gode a farsi male, oppure (come la pensa chi sta scrivendo) è un corrotto e che, in uno Stato civile, dovrebbe stare nelle patrie galere a pagare per la sua condotta truffaldina.

Insomma, abbiamo un’informazione ed una classe politica che dell’etica e dell’onesta pubblica si pulisce dove non batte il sole. Povera Italia.

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