martedì 10 settembre 2024

Il "Mein Kampf" è attuale?

Sto leggendo il “Mein Kampf” di Hitler. Non vi nascondo che ho grosse difficoltà nel leggerlo. Non perché sia difficile, ma perché è infarcito di tante bestialità che mi fanno inorridire. Come questo passaggio.

Scrive Hitler a pagina 60 sulla germanizzazione dei popoli: “… si poteva sentir dire che con l’aiuto del governo, il germanesimo d’Austria poteva riuscire benissimo a germanizzare i paesi slavi austriaci. Costoro non capivano affatto che si può solo germanizzare il suolo, ma mai gli uomini. Ciò che allora s’intendeva con quella parola era solo la forzata accettazione esteriore della lingua tedesca. E’ invece un grave errore il credere che, poniamo un Cinese o un Negro, diventi un Tedesco perché impara il tedesco ed è pronto a servirsi in avvenire della lingua tedesca e dare il suo voto  ad un partito politico tedesco. Il nostro mondo borghese non ha mai capito che una simile germanizzazione è in realtà una sgermanizzazione. Perché se con l’imposizione d’una lingua comune certe distinzioni finora visibili fra popolo e popolo vengono superate e infine cancellate, ciò significa l’inizio d’un imbastardimento e, nel nostro caso, non una germanizzazione, ma un annientamento di elementi germanici”.

Non vi ricordano certi ragionamenti di alcuni nostri politicanti che siedono in ruoli apicali nelle Istituzioni? Non dico che ragionano come Hitler, ma ci vanno vicino, Paola Egonu docet.

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