giovedì 11 febbraio 2016

Testo della mia "L'Isola" a TPN dell' 11 febbraio 2016


Il Senato sta discutendo il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili.
I senatori cosiddetti cattolici stanno cercando di cambiare o addirittura cassare questa legge perché a loro giudizio sarebbe contraria ai loro valori.
Sono gli stessi che sono contrari alla fecondazione assistita, argomentando che i figli non sono un diritto, ma poi sono favorevoli all'accanimento terapeutico e contrari all'eutanasia anche quando non si tratta di suicidio assistito, ma una naturale conseguenza della malattia.
Contraddizioni evidenti che bloccano ogni possibilità di dialogo.
A questi signori giova ricordare che lo Stato repubblicano è per definizione laico.
Che si traduce banalmente: quello che per i cattolici è un peccato, per lo Stato non è necessariamente un reato.
Lo scoglio maggiore sul DDL Cirinnà è la stepchild adoption.
In parole semplici, questo inglesismo significa che i figli biologici di uno dei due membri dell'unione, possano essere adottati dall'altro partner, anche se dello stesso sesso.
Come vedete, una terribile minaccia per il genere umano!!
Ma senza questa legge, se dovesse morire il padre o la madre biologica, il figlio di una coppia omosessuale diventerebbe adottabile.
Per capirci, se il bambino abitasse a Pordenone, potrebbe venire adottato da una coppia che vive in Sicilia.
Ed ora vi leggo una lettera, che per ragioni di tempo ho un po' ridotta, inviata ai senatori cattolici dubbiosi sulla stepchild adoption, da una famiglia di due mamme con due figlie che spiega più di tanti slogan, la reale situazione di queste coppie con figli.
Cari senatori, sono una mamma. Ho due figlie piccole.
Una fa la seconda elementare, l'altra il secondo anno di scuola materna.
Le mie figlie infatti sono nate in una famiglia arcobaleno: hanno due mamme, ma per lo Stato solo una.
A dispetto di quello che sento dire da politici che non so quanto vivano a contatto con la realtà, la società (le maestre, i compagni, i genitori dei compagni delle mie figlie, le famiglie dei bimbi con cui fanno sport e musica, i vicini, i nonni dei loro amici, eccetera), è molto più pronta della politica.
Voi politici state a domandarvi se votando una legge che potrebbe cambiare la vita a centinaia di bambine e bambini, rischiate di rompere degli equilibri, di perdere voti.
Davvero vi fa tanta paura riconoscere dei bambini nati in famiglie non considerate “classiche”?
Se dovesse passare la stepchild adoption vuol dire che io potrei chiedere a un Giudice di verificare che ho davvero desiderato mia figlia con la mia compagna, che davvero l'ho accudita da quando è venuta al mondo, che davvero penso a lei quotidianamente da 7 anni a questa parte.
Dovrò produrre prove di questo amore enorme, incondizionato, totale.
Dovrò provare che ho un progetto d'amore con la mia compagna lungo più di 10 anni.
Compagna che peraltro è mia moglie, grazie alle leggi di un paese civile come la Danimarca.
La stessa cosa dovrà fare la mia compagna con la figlia che ho partorito io.
Dovrà esibire le foto di quando l'ha assistita in ospedale giorno e notte ad appena 4 mesi di vita, dovrà testimoniare con tutte le ricevute di pagamento dell'asilo, il fatto che la sostiene materialmente, oltre che amorevolmente con tutta se stessa.
Dovrà dimostrare che lei le ha insegnato ad andare in bicicletta, lei la porta a musica, lei la fa giocare al mare, in montagna, ovunque.
Dovremo prendere le nostre vite, il nostro amore, impacchettarlo e posarlo sulla scrivania di un Giudice, in uno dei tanti tristissimi tribunali per i minori, nella speranza di incontrare una persona priva di pregiudizi e condizionamenti.
Se questo tipo di adozione speciale, (perché questo è l'istituto giuridico già esistente che verrebbe usato per concederci l'adozione dei nostri figli), venisse concesso anche alle nostre famiglie, saremo disposte ad attraversare l'inferno pur di dare alle nostre figlie la possibilità di avere le tutele che hanno tutti gli altri bimbi.
Tutele a metà, badate bene, perché nonostante tutto, le nostre figlie per la legge non sarebbero sorelle tra loro, non avrebbero nonne, zie, zii e cugini.
Perché l'adozione speciale stabilisce un rapporto di parentela solo tra l'adottante e l'adottato.
Nonostante questo noi lo accetteremo, anche se sono solo briciole, e sono briciole umilianti che ci rinfacciano che noi non siamo come gli altri, ma un po' meno, un po' peggio.
Perché secondo voi?
Perché amiamo le nostre figlie più di noi stesse e siamo disposte ad accettare leggi umilianti purché il loro futuro venga minimamente tutelato, esattamente come farebbe qualsiasi mamma e papà d'Italia.
Se avete dubbi, pensate a loro. Pensate che le leggi servono per regolare la vita dei cittadini, in particolare dei più deboli, delle minoranze.
In questo caso, minoranze che non hanno voce perché sono solo bambini e bambine.
E sono centinaia con due mamme e due papà.
Lasciandovi al vostro lavoro, torno al mio, quello più importante, quello di madre.
Cordialmente
Daniela Vassallo”.
Ritengo non ci sia nulla da aggiungere.

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