Il
Senato sta discutendo il disegno di legge Cirinnà sulle unioni
civili.
I
senatori cosiddetti cattolici stanno cercando di cambiare o
addirittura cassare questa legge perché a loro giudizio sarebbe
contraria ai loro valori.
Sono
gli stessi che sono contrari alla fecondazione assistita,
argomentando che i figli non sono un diritto, ma poi sono favorevoli
all'accanimento terapeutico e contrari all'eutanasia anche quando non
si tratta di suicidio assistito, ma una naturale conseguenza della
malattia.
Contraddizioni
evidenti che bloccano ogni possibilità di dialogo.
A
questi signori giova ricordare che lo Stato repubblicano è per
definizione laico.
Che
si traduce banalmente: quello che per i cattolici è un
peccato, per lo Stato non è necessariamente un reato.
Lo
scoglio maggiore sul DDL Cirinnà è la stepchild adoption.
In
parole semplici, questo inglesismo significa che i figli biologici di
uno dei due membri dell'unione, possano essere adottati dall'altro
partner, anche se dello stesso sesso.
Come
vedete, una terribile minaccia per il genere umano!!
Ma
senza questa legge, se dovesse morire il padre o la madre biologica,
il figlio di una coppia omosessuale diventerebbe
adottabile.
Per
capirci, se il bambino abitasse a Pordenone, potrebbe
venire adottato da una coppia che vive in
Sicilia.
Ed
ora vi leggo una lettera, che per ragioni di tempo ho un po' ridotta,
inviata ai senatori cattolici dubbiosi sulla stepchild adoption, da
una famiglia di due mamme con due figlie che
spiega più di tanti slogan, la reale situazione di queste
coppie con figli.
“Cari
senatori, sono una mamma. Ho due figlie piccole.
Una
fa la seconda elementare, l'altra il secondo anno di
scuola materna.
Le
mie figlie infatti sono nate in una famiglia arcobaleno: hanno due
mamme, ma per lo Stato solo una.
A
dispetto di quello che sento dire da politici che non so quanto
vivano a contatto con la realtà, la società (le maestre, i
compagni, i genitori dei compagni delle mie figlie, le famiglie dei
bimbi con cui fanno sport e musica, i vicini, i nonni dei loro amici,
eccetera), è molto più pronta della politica.
Voi
politici state a domandarvi se votando una legge che potrebbe
cambiare la vita a centinaia di bambine e bambini, rischiate di
rompere degli equilibri, di perdere voti.
Davvero
vi fa tanta paura riconoscere dei bambini nati in famiglie non
considerate “classiche”?
Se
dovesse passare la stepchild adoption vuol dire che io potrei
chiedere a un Giudice di verificare che ho davvero desiderato mia
figlia con la mia compagna, che davvero l'ho accudita da quando è
venuta al mondo, che davvero penso a lei quotidianamente da 7 anni a
questa parte.
Dovrò
produrre prove di questo amore enorme, incondizionato, totale.
Dovrò
provare che ho un progetto d'amore con la mia compagna lungo più di
10 anni.
Compagna
che peraltro è mia moglie, grazie alle leggi di un paese civile come
la Danimarca.
La
stessa cosa dovrà fare la mia compagna con la figlia che ho
partorito io.
Dovrà
esibire le foto di quando l'ha assistita in ospedale giorno e notte
ad appena 4 mesi di vita, dovrà testimoniare con tutte le ricevute
di pagamento dell'asilo, il fatto che la sostiene materialmente,
oltre che amorevolmente con tutta se stessa.
Dovrà
dimostrare che lei le ha insegnato ad andare in bicicletta, lei la
porta a musica, lei la fa giocare al mare, in montagna, ovunque.
Dovremo
prendere le nostre vite, il nostro amore, impacchettarlo e posarlo
sulla scrivania di un Giudice, in uno dei tanti tristissimi tribunali
per i minori, nella speranza di incontrare una persona priva di
pregiudizi e condizionamenti.
Se
questo tipo di adozione speciale, (perché questo è l'istituto
giuridico già esistente che verrebbe usato per concederci l'adozione
dei nostri figli), venisse concesso anche alle nostre famiglie,
saremo disposte ad attraversare l'inferno pur di dare alle nostre
figlie la possibilità di avere le tutele che hanno tutti gli altri
bimbi.
Tutele
a metà, badate bene, perché nonostante tutto, le
nostre figlie per la legge non sarebbero sorelle tra loro, non
avrebbero nonne, zie, zii e cugini.
Perché
l'adozione speciale stabilisce un rapporto di parentela solo tra
l'adottante e l'adottato.
Nonostante
questo noi lo accetteremo, anche se sono solo briciole, e sono
briciole umilianti che ci rinfacciano che noi non siamo come gli
altri, ma un po' meno, un po' peggio.
Perché
secondo voi?
Perché
amiamo le nostre figlie più di noi stesse e siamo disposte ad
accettare leggi umilianti purché il loro futuro venga minimamente
tutelato, esattamente come farebbe qualsiasi mamma e papà d'Italia.
Se
avete dubbi, pensate a loro. Pensate che le leggi servono per
regolare la vita dei cittadini, in particolare dei più deboli, delle
minoranze.
In
questo caso, minoranze che non hanno voce perché sono solo bambini e
bambine.
E
sono centinaia con due mamme e due papà.
Lasciandovi
al vostro lavoro, torno al mio, quello più importante, quello di
madre.
Cordialmente
Daniela
Vassallo”.
Ritengo
non ci sia nulla da aggiungere.
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