venerdì 3 maggio 2024

Povera Italia

Il presidente dell’ACI (Automobile Club Italia), Angelo Sticchi Damiani, è stato rinviato a giudizio per aver fatto delle dichiarazioni dei redditi false. Gli anni presi in esame sono tra il 2017 e il 2020.

Ad esempio, come scrive il Fatto, nel 2017 avrebbe dichiarato un reddito di 246.696 euro, come presidente dell’Aci informatica e consigliere del Coni. In realtà ne avrebbe presi 353.719 e si devono aggiungere altri percepiti come n.1 del Cda di Sara Assicurazione spa e Sara Vita spa, per un totale di 665.328.

Un dirigente pubblico, e Damiani lo è, non dovrebbe superare il tetto annuale di 240.000 euro annui.

Domanda: Questo Damiani dopo questi numeri che non si discutono, verrà cacciato dall’Aci a pedate, oppure troverà dei difensori visto che lui fa parte della casta padrona?


giovedì 2 maggio 2024

La recente storia del Pordenone calcio

La storia recente del Pordenone calcio non è stata finora letta in maniera completa. L’unica cosa certa è che la società calcistica di Lovisa non esiste più. Eppure è passato solo qualche anno, quando i cosiddetti “poteri forti” locali, ragionavano di costruire un nuovo stadio adatto alla serie A.

Nel frattempo sono stati spesi milioni di euro, soldi pubblici per omologare  gli stadi di Fontafredda e di Lignano per partecipare alla serie B, quando il Pordenone militava in quel campionato e il Bottecchia non era adatto.

Ora il Pordenone di Lovisa non esiste più, sommerso di debiti.

Per cui da cittadino mi pongo una semplice domanda: nessuno tra questa classe dirigente, ovvero i Ciriani, Bolzonello, Loperfido, Dal Mas e altri, quando parlavano di costruire un nuovo stadio da serie A in città, conoscevano lo stato fallimentare della società di Lovisa?

Non sapevano che il Pordenone calcio era in grosse difficoltà economiche e debitore per milioni di euro, ricordo di aver letto, con l’Inps e coll’Agenzia dell’Entrate?

Per cui a questi signori sopracitati chiederei: se non sapevate della tragica situazione finanziaria del Pn calcio siete dei dilettanti allo sbaraglio, mentre se lo sapevate e avete taciuto, siete complici di questa situazione con l’aggravante che avete fatto spendere milioni di euro di soldi pubblici sugli stadi di Fontanafredda e Lignano, sapendo che la società presieduta da Lovisa non avrebbe avuto nessun futuro.

Tertium non datur!

venerdì 26 aprile 2024

Fedriga bifronte?

Alla Risiera di S. Saba a Trieste dove si celebrava il 25 aprile giorno della Liberazione dal nazifascismo, la presidente dell’Anpi di Padova Floriana Rizzetto, ha sostenuto tra l'altro che l'argomento delle foibe viene spesso usato dalla destra per coprire le malefatte del fascismo mussoliniano. A margine della celebrazione, il presidente Fedriga ha tuonato contro queste parole della rappresentante dell’Anpi dicendo che sono “parole inaccettabili e vergognose”. Fedriga ha pure dichiarato che il 25 aprile è la festa della Pace e dell’Unità nazionale. Che è la data che sancisce la fine della dittatura. Insomma, per Fedriga il 25 aprile è un giorno fondamentale per la storia del nostro Paese in cui tutti dovremmo riconoscersi.

Sottoscrivo totalmente le parole del presidente Fedriga sul valore del 25 aprile.

Per cui devo dedurre che non sia d’accordo con il suo segretario Salvini che un giorno così importante l’ha snobbato come non dovrebbe fare un  rappresentante delle istituzioni, presentando il nuovo libro di Vannacci ufficializzando pure la candidatura del generale alle prossime europee nella lista della Lega. Salvini si è tenuto quindi ostentatamente fuori dalle manifestazioni che ricordano il giorno della Liberazione dai nazifascisti. Per cui Fedriga, per essere credibile, dovrebbe dimostrare che il suo polemico intervento contro la presidente dell’Anpi di Padova, non sono solo parole dettate dalla circostanza. Dovrebbe prendere una posizione pubblica contro il brutto gesto di Salvini, il quale per l’ennesima volta dimostra la sua totale mancanza di senso delle istituzioni, visto che è un ministro che ha giurato sulla nostra Costituzione antifascista.

 

sabato 6 aprile 2024

Rispondo con la stessa moneta

Parlando con i seguaci di Meloni e di Salvini degli immigrati che arrivano sulle nostre coste, sostengo che sarebbe giusto accoglierli con umanità aiutandoli affinché trovino la strada per vivere una vita dignitosa, questi partono con la solita litania: perché non gli accogli a casa tua? 

E questi sono gli stessi che apprezzano le decisioni dei vari Governi che si sono succeduti, di inviare aiuti militari all’Ucraina perché possa battere l’Orso russo.

E allora li vorrei ripagare con la loro stessa moneta.

Cari seguaci di Salvini e Meloni, perché non uscite dalle vostre comode case arruolandovi volontari nell’esercito di Zelensky? Aiutando in tal modo l’Ucraina a vincere la guerra, visto che pensate sia tuttora possibile, nonostante i risultati sui vari campi di battaglia dicano il contrario?














 

giovedì 4 aprile 2024

Sono solo delle facce di bronzo

Ad Agorà, il programma di Rai Tre, ho sentito una intemerata contro Conte incredibile senza che in studio qualcuno confutasse le troiate (scusate il francesismo) che diceva il valoroso esponente di Italia morta, Davide Faraone.

Ormai qualsiasi cosa che non funziona nel Paese, la destra che ci governa tuona, per dirla alla Travaglio: “Ha stato Conte”.

Eppure, Conte, è il premier che ci ha fatto avere i 209 miliardi del Pnrr, anche se qualche giornalista o politico disonesto danno il merito di quei finanziamenti, chi a Berlusconi chi a Draghi che sono semplicemente delle balle spaziali.

E poi sul “Superbonus” siamo allo schifo più smaccato. Menzogne che farebbero arrossire chiunque avesse una faccia da tutelare.

Come ricorda Travaglio, il “Superbonus” è stato varato il 19 -  5 – 2020 dal governo Conte, che lo gestì per 8 mesi. E poi caduto il suo governo, subentrò Draghi per 17 mesi quindi l’attuale governo Meloni per altri 17 mesi.

Giorgetti, che scopre il “Superbonus” da qualche tempo come un buco nero nei conti pubblici, l’ha seguito per 37 (trentasette) mesi come ministro dello Sviluppo con Draghi e dell’Economia con Meloni.

Giorgetti, Alice nel Paese delle meraviglie, spara che il “Superbonus” è stato “scriteriato  e devastante per la finanza pubblica”.

Il “Superbonus” era stato voluto dal governo Conte come una misura provvisoria per rilanciare l’economia dopo il disastro del Covid. Si partiva con 110% per poi scendere man mano che l’economia si riprendeva. Detto en passant: la crescita del nostro Pil dopo il Covid, grazie a questa misura, è stato il più alto di tutta l’Unione europea.

Per cui dopo gli 8 mesi di Conte, i 17 mesi di Draghi e gli altri 17 mesi della Meloni, e i 37 mesi di Alice Giorgetti, dare delle colpe al leader dei 5 Stelle per il fantomatico buco, è ridicolo e falso. Oltretutto, Meloni, Salvini e Tajani prima delle ultime elezioni politiche, promettevano addirittura di ampliare il “Super Bonus”!!  

Sono solo delle facce di bronzo!!

martedì 2 aprile 2024

Quanta vergognosa ipocrisia

Il sanguinario primo ministro israeliano Netanyhau vuole oscurare Al Jazeera, una Tv che ha sede in Qatar e trasmette in arabo ed in inglese nel mondo.

Netanyhau ha infatti sparato: “Al Jazeera ha messo in pericolo la sicurezza di Israele, partecipato attivamente al massacro del 7 ottobre, e incitato all’odio contro i soldati del nostro esercito. E’ ora di rimuovere l’organo di comunicazione di Hamas dal nostro Paese”. Per poi aggiungere: “Il canale terrorista Al Jazeera non trasmetterà più da Israele. Intendo prendere immediatamente provvedimenti in conformità con la nuova legge per interrompere le attività del canale”.

Ed ecco cosa ha risposto sulla questione la portavoce della Casa Bianca americana, Karine Jean-Pierre: “Questa decisione ci preoccupa molto. Crediamo nella libertà di stampa che è fondamentale. Gli Stati  Uniti sostengono il lavoro cruciale dei giornalisti di tutto il mondo, e questo include quelli che stanno raccontando il conflitto di Gaza”.

Forse la Casa Bianca dovrebbe preoccuparsi anche del destino di Julian Assange. Se le parole della portavoce americana fossero sincere e avessero un senso di verità, gli Usa dovrebbero dare il premio Pulitzer ad Assange per aver raccontato le nefandezze perpetrate in Iraq e Afghanistan dai soldati americani. Invece vogliono che sia estradato dall’Inghilterra, per poi consegnarlo ai giudici che lo seppelliranno in un carcere Usa sino alla fine dei suoi giorni.

Quanta ipocrisia nel politicamente corretto!

domenica 24 marzo 2024

Ucraina-Russia: fatti che è importante conoscere

Quando politici o giornalisti commentando la guerra in Ucraina affermano che Putin non vuole trattare per far finire il conflitto, mentono o sono degli sprovveduti.

Ecco un elenco che ricavo da un editoriale di Travaglio.

Putin anche nell’ultimo suo discorso ha detto: “Negoziare ora solo perché l’Ucraina sta finendo le munizioni e le serve una pausa per rifornirsi di armi, è ridicolo. Ma siamo pronti ad un dialogo serio per risolvere tutti i conflitti e le controversie con mezzi pacifici, con garanzie serie per la sicurezza russa”. Per cui l’unico modo per capire se è un bluff, è andare a vedere.

Due anni fa Putin ed Zelensky, in Turchia tramite dei negoziatori come Erdogan e l’israeliano Bennet, avevano accettato un accordo di 15 punti: Mosca si ritirava dopo tre settimane di invasione e non toccava Zelensky; si dava una autonomia al Donbass in cambio di garanzie di sicurezza da Usa, Regno Unito e Nato.

Il 15 marzo 2022, Zelensky: “Ammettiamo che non possiamo entrare nell’Unione Europea e nella Nato”, Biden si mette di traverso dando a Putin del “criminale di guerra”.

IL 17 marzo 2022, Zelensky: “Soluzione possibile, dieci giorni per la pace”.

21 marzo 2022 sempre Zelensky: “I compromessi Ucraina – Russia saranno decisi da un referendum ucraino. Si possono mettere ai voti le garanzie di sicurezza e lo status dei territori temporaneamente occupati in Donetsk, Lugansk e Crimea”.

22 marzo 2022, Zelensky invita il Papa a Kiev e lo propone “garante per la sicurezza” post-negoziato.

26 marzo 2022, Biden: “Putin è un macellaio, non può restare al potere”.

27 marzo 2022, Zelensky: “Neutralità e accordo su Crimea e Donbass in cambio della pace”.

28 marzo a dei giornalisti indipendenti russi Zelensky: “Lo status neutrale e non nucleare dell’Ucraina siamo pronti ad accettarlo: la Russia ha iniziato la guerra per ottenere questo. Poi servirà discutere e risolvere le questioni del Donbass e Crimea. Ma capisco che è impossibile portare la Russia a ritirarsi da tutti i territori occupati: porterebbe alla terza guerra mondiale”.

5 aprile 2022, Biden coglie i morti di Bucha al balzo per affossare i negoziati: “Non si tratta con un criminale di guerra che va processato”. Zelensky lo ignora: “Tragedie del genere… ti colpiranno sul polso mentre si fa una o l’altra trattativa. Ma dobbiamo cercare opportunità per compiere questi passi”

9 aprile 2022. E’ il giorno della firma dell’intesa russo-ucraina che non si farà mai: Boris Johnson (l’allora primo ministro inglese) si precipita a Kiev e minaccia Zelensky: “l’Occidente non sosterrà alcun accordo di pace”.

Tutto questo avveniva mezzo milione di morti fa.