domenica 24 marzo 2024

Ucraina-Russia: fatti che è importante conoscere

Quando politici o giornalisti commentando la guerra in Ucraina affermano che Putin non vuole trattare per far finire il conflitto, mentono o sono degli sprovveduti.

Ecco un elenco che ricavo da un editoriale di Travaglio.

Putin anche nell’ultimo suo discorso ha detto: “Negoziare ora solo perché l’Ucraina sta finendo le munizioni e le serve una pausa per rifornirsi di armi, è ridicolo. Ma siamo pronti ad un dialogo serio per risolvere tutti i conflitti e le controversie con mezzi pacifici, con garanzie serie per la sicurezza russa”. Per cui l’unico modo per capire se è un bluff, è andare a vedere.

Due anni fa Putin ed Zelensky, in Turchia tramite dei negoziatori come Erdogan e l’israeliano Bennet, avevano accettato un accordo di 15 punti: Mosca si ritirava dopo tre settimane di invasione e non toccava Zelensky; si dava una autonomia al Donbass in cambio di garanzie di sicurezza da Usa, Regno Unito e Nato.

Il 15 marzo 2022, Zelensky: “Ammettiamo che non possiamo entrare nell’Unione Europea e nella Nato”, Biden si mette di traverso dando a Putin del “criminale di guerra”.

IL 17 marzo 2022, Zelensky: “Soluzione possibile, dieci giorni per la pace”.

21 marzo 2022 sempre Zelensky: “I compromessi Ucraina – Russia saranno decisi da un referendum ucraino. Si possono mettere ai voti le garanzie di sicurezza e lo status dei territori temporaneamente occupati in Donetsk, Lugansk e Crimea”.

22 marzo 2022, Zelensky invita il Papa a Kiev e lo propone “garante per la sicurezza” post-negoziato.

26 marzo 2022, Biden: “Putin è un macellaio, non può restare al potere”.

27 marzo 2022, Zelensky: “Neutralità e accordo su Crimea e Donbass in cambio della pace”.

28 marzo a dei giornalisti indipendenti russi Zelensky: “Lo status neutrale e non nucleare dell’Ucraina siamo pronti ad accettarlo: la Russia ha iniziato la guerra per ottenere questo. Poi servirà discutere e risolvere le questioni del Donbass e Crimea. Ma capisco che è impossibile portare la Russia a ritirarsi da tutti i territori occupati: porterebbe alla terza guerra mondiale”.

5 aprile 2022, Biden coglie i morti di Bucha al balzo per affossare i negoziati: “Non si tratta con un criminale di guerra che va processato”. Zelensky lo ignora: “Tragedie del genere… ti colpiranno sul polso mentre si fa una o l’altra trattativa. Ma dobbiamo cercare opportunità per compiere questi passi”

9 aprile 2022. E’ il giorno della firma dell’intesa russo-ucraina che non si farà mai: Boris Johnson (l’allora primo ministro inglese) si precipita a Kiev e minaccia Zelensky: “l’Occidente non sosterrà alcun accordo di pace”.

Tutto questo avveniva mezzo milione di morti fa.

 

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