Alla Risiera di S. Saba a Trieste dove si celebrava il 25 aprile giorno della Liberazione dal nazifascismo, la presidente dell’Anpi di Padova Floriana Rizzetto, ha sostenuto tra l'altro che l'argomento delle foibe viene spesso usato dalla destra per coprire le malefatte del fascismo mussoliniano. A margine della celebrazione, il presidente Fedriga ha tuonato contro queste parole della rappresentante dell’Anpi dicendo che sono “parole inaccettabili e vergognose”. Fedriga ha pure dichiarato che il 25 aprile è la festa della Pace e dell’Unità nazionale. Che è la data che sancisce la fine della dittatura. Insomma, per Fedriga il 25 aprile è un giorno fondamentale per la storia del nostro Paese in cui tutti dovremmo riconoscersi.
Sottoscrivo
totalmente le parole del presidente Fedriga sul valore del 25 aprile.
Per cui devo
dedurre che non sia d’accordo con il suo segretario Salvini che un giorno così
importante l’ha snobbato come non dovrebbe fare un rappresentante delle istituzioni, presentando
il nuovo libro di Vannacci ufficializzando pure la candidatura del generale
alle prossime europee nella lista della Lega. Salvini si è tenuto quindi
ostentatamente fuori dalle manifestazioni che ricordano il giorno della
Liberazione dai nazifascisti. Per cui Fedriga, per essere credibile, dovrebbe
dimostrare che il suo polemico intervento contro la presidente dell’Anpi di
Padova, non sono solo parole dettate dalla circostanza. Dovrebbe prendere una
posizione pubblica contro il brutto gesto di Salvini, il quale per l’ennesima
volta dimostra la sua totale mancanza di senso delle istituzioni, visto che è
un ministro che ha giurato sulla nostra Costituzione antifascista.
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