martedì 14 febbraio 2023

Berlusconi: dove sta l'inghippo?

Qualcosa non mi torna: sono d’accordo con la linea di Berlusconi riguardo la guerra in Ucraina e questo mi fa girare la testa. Sono trent’anni che combatto con le mie poche armi Berlusconi e il berlusconismo, ed ora, per la prima volta, mi trovo in sintonia con la sua posizione. L’unica cosa che manca nella sua dichiarazione, e non poteva essere altrimenti, visto “l’amicizia” che lega il satrapo di Arcore al suo amico del Cremlino: non ha condannato Putin per l’invasione dell’Ucraina.

Le sue parole: “Bastava che (Zelensky) cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto. Quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”, per poi proseguire: “Io a parlare con Zelensky, se fossi stato presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato, perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili”. Parole sante. 

Forse il Caimano ha delle notizie che i cittadini comuni non hanno e quindi si mette in sintonia con i due terzi degli italiani che, secondo i sondaggi, sono contrari all'invio di armi in Ucraina?

Ecco questo mi disturba. Mi chiedo: dove sta l’imbroglio visto l’infima caratura in fatto di etica politica del soggetto?

 

 


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