Quando si parla di problematiche sanitarie, uno degli argomenti principali che usa la classe politica regionale che ha competenza primaria sulla Sanità in FVG è: non abbiamo personale sanitario sufficiente perché non possiamo sostituire chi va in pensione e altri che lasciano la sanità Pubblica per portare la loro professionalità acquisita nel pubblico andandosene nel privato che naturalmente li accoglie a braccia aperte.
E allora questi politicanti mi dovrebbero spiegare, se il privato ti offre la possibilità di guadagnare di più e con orari meno stressanti, perché un medico o un infermiere dovrebbero continuare a lavorare nel pubblico?
E qui siamo al punto sul quale vorrei fare un ragionamento.
Per bloccare questa fuga dal pubblico non sarebbe poi così difficile: basterebbe non convenzionare con la Regione le strutture sanitarie private. CHI VUOLE ESSERE CURATO IN UNA CLINICA PRIVATA; DEVE PAGARE DI TASCA PROPRIA. Solo così si fermerebbe la corsa a nuove aperture di nosocomi privati. Così il personale medico non avrebbe alternative per il posto di lavoro, visto che non sarebbero molti coloro che possono permettersi cure sanitarie private che devono pagare totalmente.
Per fare un esempio: se è vero ciò che ho letto tempo fa sul Messaggero Veneto, ovvero che è prevista una apertura di un nuovo ospedale privato in via Udine a Pordenone, è ovvio che ci sarà un ulteriore impoverimento del nuovo nosocomio pordenonese in costruzione e che dovrebbe essere inaugurato tra qualche mese. Questa nuova clinica privata dovrà trovare il proprio personale medico cercandolo tra quello pubblico è evidente.
Per cui questa situazione si potrebbe spiegare con un vecchio adagio: è come il gatto che si morde la coda.
La Sanità privata si sta espandendo grazie a precise scelte politiche che naturalmente sottrae del personale medico al pubblico rendendo le strutture pubbliche sempre più povere di medici e infermieri.
Nel 2021 le cliniche private in Italia erano circa mille e sono raddoppiate rispetto ai dieci anni precedenti e quindi immagino che due anni dopo il numero sia aumentato. Mentre gli ambulatori specialistici privati sempre nel 2021 erano già più del 60% del totale.
Se continuasse questo trend, entro qualche anno il pubblico verrà sostituito dal privato e per il cittadino che già oggi spende per farsi curare privatamente quasi 40 miliardi di euro all'anno, in futuro se vuole essere curato adeguatamente, dovrà rivolgersi necessariamente al privato pagandosi le cure e coloro che non avranno i mezzi finanziari, non potranno curarsi decentemente.
Per cui, lo dico brutalmente: in futuro, chi non avrà possibilità economiche e si ammalerà, "si dovrà attaccare al tram"!
Svegliamoci prima che sia troppo tardi!
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