Negli incontri internazionali alla Meloni possono chiedere tutto e lei, per poter essere accettata dal mondo occidentale, impegna il nostro Paese sempre con nuove spese militari. In Usa, durante il vertice tra i Paesi aderenti al Patto Atlantico, la nostra premier ha promesso che gli investimenti militari italiani aumenteranno al 2% del Pil all'anno, come richiesto dal segretario generale della Nato Stoltenberg. E così l’Italia acquisterà 24 (ventiquattro) caccia Eurofighter al costo di 7 (sette) miliardi e mezzo di euro. Circa 300milioni l’uno. Poi stiamo acquistando centinaia di carri armati per un valore di 8 (otto) miliardi di euro. E il ministro della Difesa (Difesa?) Crosetto ha siglato un accordo con i ministri di Polonia, di Francia e di Germania per produrre un nuovo missile a lunga gittata. Ovviamente tutte queste spese pazze sono giustificate per il pericolo dell’Orso russo.
Stiamo
ritornando ad un ritorno alla “guerra
fredda”. Molto pericolosa con diversi focolai di guerre in vari territori nel
mondo che potrebbero allargarsi coinvolgendo la Nato.
E poi con
queste decine di miliardi si potrebbero fare cose più importanti per i
cittadini. Ovviamente mi riferisco alla situazione drammatica della Sanità pubblica
che avrebbe bisogno di cospicui investimenti, ma le finanze del Paese piangono,
come ce lo ricorda ogni giorno Giorgetti. Però per le armi i soldi si trovano!.
Nessun commento:
Posta un commento