Sempre più
spesso qualcuno sostiene che la Sanità privata non sarebbe poi così male e
potrebbe sostituire la pubblica. Per cui accetterebbero che i cittadini si
assicurassero privatamente come accadde negli Usa dove la Sanità è quasi del
tutto privata. In cui il 40% degli americani hanno debiti per la Sanità; 1/5 devono accendere
dei mutui per saldare i loro debiti creati per curarsi. Dove vengono addebitati anche i 3 dollari di un cerotto. Vogliamo questa Sanità?
Un mio amico che visita gli Usa ogni anno, paga per lui e la moglie per i 20
gg. della durata della vacanza, 450 dollari per assicurarsi da eventuali
malattie o infortuni che dovessero capitare loro negli States. La Sanità Usa
costa oltre 11mila dollari a testa, di gran lunga la più cara al mondo, ma
molti milioni di americani poveri e senza assicurazione vengono curati
sommariamente.
Su tanti
argomenti contrari alla privatizzazione della Sanità c’è un aspetto da tenere
presente: le assicurazioni non sono enti benefici, sono dei privati finanziatori
che vogliono ovviamente fare profitti coi loro investimenti, per cui devono
guadagnare sulla salute dei loro clienti (non pazienti!) e quindi per costoro è
un business come tutti gli altri.
E poi invito
chi mi legge a fare questa semplice riflessione.
Se fossi un
quarantenne sano, la mia assicurazione sanitaria probabilmente avrebbe un costo
abbordabile. Ma se fossi anziano magari infartuato e mi venisse scoperto un
tumore, secondo voi l’assicurazione sanitaria privata cosa farebbe?
Avrebbe due
possibilità. Aumentare il premio in maniera abnorme, visto la mia salute non
proprio buona, oppure, più semplicemente, non mi rinnoverebbe l’assicurazione
stessa.
Per cui,
teniamoci stretta la Sanità pubblica. Quando ci colpisce un malanno grave, solo il pubblico ci
garantisce le cure anche le più costose.
Come ha
ricordato qualcuno, solo le patologie che rendono economicamente interessano le
strutture sanitarie private, ma quando si devono curare le patologie più gravi,
la Sanità privata è assente.
E quindi
lottiamo per tenerci stretta la Sanità pubblica che è una conquista realizzata
dai nostri padri. Prima della legge voluta da Tina Anselmi nel 1978, i
cittadini che avevano grossi problemi di salute, se avevano possibilità
economiche si curavano, mentre chi non se lo poteva permettere, doveva sperare
nella Provvidenza.
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