sabato 2 ottobre 2010

Quando usciremo da questa fogna?

La Guardia di Finanza della Campania ha festeggiato nel giugno scorso, il 236esimo anno di fondazione del corpo.
La cerimonia si è tenuta sul lungomare di Napoli. Nei vari interventi, è stato sottolineato che il bilancio del 2009 della Guardia di Finanza che opera in Campania, è stato positivo. Sono stati individuati 281 evasori totali o paratotali e circa 250 milioni di euro di evasione dell’Iva.
E poi l’elenco continua.
A passare in rassegna i vari reparti sono stati: il sindaco di Napoli, Iervolino, il presidente della provincia, Cesaro, e, udite udite, il sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino.
Si, proprio quel Cosentino di cui veniva richiesto l’arresto sia dalla Procura, che dalla Cassazione e che il Parlamento lo ha negato. E’ lo stesso Cosentino che si è dovuto dimettere dopo pochi mesi da sottosegretario per non subire l’onta di essere dimissionato dallo stesso Parlamento.
Per cui ci troviamo davanti a questa scena.
Un personaggio che se non fosse deputato e non facesse parte della Partito delle Libertà o delle impunità, sarebbe in galera, passa in rassegna i reparti della Guardia di Finanza, anziché venire arrestato da questi stessi agenti!
Dimenticavo. La Camera dei Deputati ha recentemente proibito ai magistrati di usare nel processo a carico di Cosentino, accusato di essere un fiancheggiatore della camorra, l’uso delle 47 intercettazioni telefoniche che avrebbero inchiodato alle sue responsabilità l’ex sottosegretario.
“il Fatto Quotidiano” le sta pubblicando da qualche giorno e gli intrecci con esponenti di primo piano della camorra risultano evidenti. Ma senza queste prove, per i giudici sarà difficile condannarlo.
E’ buio nel nostro Paese.
E’ calata la notte sulla nostra Repubblica.

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