sabato 27 novembre 2010

Mastella, Vespa e la vergognosa sceneggiata napoletana

Ho atteso qualche giorno nella speranza ci fosse una smentita di Bruno Vespa dopo gli articoli del Fatto Quotidiano riguardanti Mastella. Purtroppo non è arrivata per cui devo ritenere che ciò che scrive il Fatto Quotidiano sia la verità dei fatti.
Ecco la storia.
Dopo un’indagine per vari abusi d’ufficio e altri reati, il 20 ottobre 2009 la procura di Napoli aveva ottenuto il divieto di dimora in Campania per Sandra Lonardo, moglie di Mastella e presidente del Consiglio regionale della Campania, contestando nuove accuse allo stesso Mastella ed ad altre 60 persone a lui vicine.
Allora, in tutta fretta, Vespa organizza per la stessa serata un Porta a Porta con ospite d’onore, Clemente Mastella.
Il titolo della puntata era: “Cupola o persecuzione?”.
Durante la trasmissione Vespa intervista una persona col volto oscurato dicendo che è un testimone e che è stato invitato per: “spiegare come vanno le cose”.
Il conduttore lo chiama dirigente e lo presenta come una fonte anonima, riservata ed attendibile.
Questo testimone reso irriconoscibile in video, smonta l’inchiesta in corso giudicandola infine: “una cacata giuridica”. Aggiungendo che è tutta una montatura politica.
Poi fa altre considerazioni. Ad esempio, afferma che dei 60 indagati, tolti 15 o 16, gli altri sono inquisiti per concorso in abuso d’ufficio. Una stupidaggine. Continua poi insinuando che la procura di Napoli ha coinvolto questa sessantina di persone con accuse risibili per
gonfiare l’inchiesta e non coinvolgere Mastella e la di lui moglie.
Questo è il racconto molto sintetico dell’individuo mascherato nel Porta a Porta in questione.
Ma ecco cosa ha scoperto il Fatto Quotidiano e che, secondo il mio punto di vista, è un fatto davvero stomachevole che dovrebbe indignare tutte le persone perbene e far scattare un’inchiesta dell’Ordine dei giornalisti, dell’Agcom, e della stessa Rai che, avrebbe l’obbligo, se quanto riferito fosse la realtà dei fatti, di prendere dei drastici provvedimenti verso gli autori di questa patacca.
Vediamola assieme
E’ stato scoperto che questo testimone presentato come molto attendibile da Vespa, era Pietro Funaro, coinvolto nella stessa indagine ed anche portavoce campano dell’Udeur, notoriamente il partito di cui Mastella è il leader.
I giudici l’hanno identificato anche grazie ad una perizia fonica comparativa.
E così è successo che in questa sceneggiata imbrogliona, un coindagato, in un talk show organizzato alla bisogna, giurava, travisato, sull’innocenza di Mastella e compagnia cantando, imbrogliando gli ignari telespettatori .
Personalmente non so se Bruno Vespa sia stato l’autore o se sia anche lui tra gli imbrogliati da questa indegna sceneggiata napoletana. In ogni caso, il conduttore di Porta a Porta, dovrebbe comunicare questa nuova verità ai suoi telespettatori che sono stati turlupinati da uno o più mascalzoni e non conoscono i fatti descritti nell’articolo del Fatto quotidiano, l’unico giornale che ha, fino a questo momento, dato la notizia.
E’ buio nel nostro Paese.
E’ calata la notte sulla nostra Repubblica.

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