Chi si ricorda di Glob, l’osceno del villaggio, la trasmissione condotta da Enrico Bertolino in onda su Rai 3 la domenica sera e chiuso a luglio dello scorso anno?
Bertolino non è famoso come i Santoro, i Luttazzi, i Biagi, eppure ha subito la stessa sorte di questi illustri predecessori fulminati dal diktat berlusconiano in quel di Sofia.
Pochi ne parlano. Pochi si ricordano la bravura di questo bravo intrattenitore.
Il direttore di Rai 3, Paolo Ruffini, diceva della trasmissione: “Un tentativo di guardare oltre ciò che appare e di fornire strumenti per interpretare il mondo della comunicazione, con uno sguardo leggero, ma serio al tempo stesso: tutto questo è stato Glob, con le sue dieci edizioni. Le oltre cento puntate. Un programma in pieno “stile Raitre” e per il quale voglio ringraziare Enrico Bertolino e tutto il gruppo di lavoro che ha realizzato un prodotto al quale il pubblico si è affezionato e in cui si è riconosciuto, Anche per questo mi piace pensare che quello di Bertolino e di Glob non sia un addio, ma un arrivederci…”.
Non è stato così. E’ stato un addio. Questa destra al potere non può sopportare la satira politica specie se intelligente come quella di Glob. E così l’arma totale in Rai di questa destra, ovvero il direttore generale Masi, l’ha fatto fuori ed ha chiuso la trasmissione.
Anche questi casi che potrebbero essere considerati minori, danno la misura della qualità dell’informazione in Italia che, come dice Freedom House, è parzialmente libera, l’unico Paese dell’Europa occidentale in cui l’informazione non è totalmente libera.
Svegliamoci prima che sia troppo tardi.
O forse lo è già.
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