Secondo notizie giornalistiche, nel 2008 è stata costituita dal consiglio regionale siciliano, una Commissione Statuto che avrebbe dovuto produrre dei progetti per rinnovare lo statuto dell’autonomia siciliana.
Ebbene questa Commissione ha “lavorato” in un anno: 7 (sette) ore!
L’indennità ai 13 commissari è stata di 166.640, per cui il costo orario per ogni commissario è stato di 1.831 euro l’ora!
Ora questa vergogna è cessata. Il presidente dell’ARS ha sciolto la commissione per aver macroscopicamente fallito gli obiettivi
Ma questo è solo una piccola parte degli scandali nell’Assemblea Regionale Siciliana.
Ad esempio, su 90 parlamentari siciliani (i consiglieri regionali in Sicilia sono equiparati ai parlamentari nazionali e percepiscono lo stesso stipendio dei senatori, ovvero 19mila euro mensili lordi), 57 hanno un’altra indennità di carica. Sono i capigruppo, i presidenti delle 13 commissioni permanenti, e altro ancora.
Ma, secondo il mio punto di vista, nell’Ars c’è un altro caso se possibile ancora più indecente politicamente: si tratta della Commissione che si occupa del “controllo preventivo sulla qualità delle leggi”.
E’ presieduta da un deputato dell’UDC diplomato geometra.
Probabilmente c’è stato un “assalto alla diligenza” tra i partiti per occupare le poltrone di presidenza di queste Commissioni e questa “spettava” all’UDC che non aveva, probabilmente, tra le sue file un giurista o un esperto di bilanci e così, giocoforza, il ruolo di presidente è stato occupato da un geometra con poca o nulla dimestichezza della materia. Al riguardo viene ricordato un episodio che la dice lunga sulla sua preparazione specifica. L’assemblea regionale ha approvato una legge che metteva in vendita il porto di Augusta, ma, incredibilmente, non lo poteva fare visto che il suddetto porto è di proprietà dello Stato e quindi non nella disponibilità della regione.
Siamo insomma in un disperante dilettantismo politico.
Comunque sia, anche per questi casi assurdi paga sempre lo Stato - Pantalone, pagano sempre i cittadini contribuenti.
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