mercoledì 26 gennaio 2011

Il ministro Alfano e il suo dante causa

Stiamo vivendo un incubo.
Siamo un Paese sottosopra.
In un’intervista a Sky Tg24, il ministro dell’(in)giustizia Alfano, ad una domanda della giornalista sul perché il suo dante causa, Cetto Berlusconi non vuol farsi interrogare dai magistrati risponde: “Non si è mai sottratto” e sul (caso Ruby) “ha già chiarito che non è mai stato con una minorenne”.
Poi senza arrossire ha pure affermato: “Berlusconi non si è mai sottratto ai giudici. Le parcelle agli avvocati, che spesso cita, sono la prova del fatto che lui si è sempre difeso di fronte ai giudici”.
E’ uno scandalo. Un ministro dell’ingiustizia che fa queste dichiarazioni è una vergogna per il nostro Paese. Come può il ministro Guardasigilli far passare quest’idea che, visto che Cetto Berlusconi ha detto che è innocente, egli è innocente. Ma i processi servono per questo: appurare se l’imputato è colpevole o innocente. Anche il capo dei capi di Cosa nostra, Totò Riina si è sempre dichiarato innocente per cui, secondo la logica alfaniana, Riina è in carcere innocente!
E poi la menzogna clamorosa quando dice che Cetto Berlusconi non si è mai sottratto ai giudici.
Chiunque non abbia portato il cervello all’ammasso, sa che da oltre 15 anni, Cetto Berlusconi si difende dai processi, mai nei processi. Chi dice il contrario come Alfano, è in perfetta malafede.
Svegliamoci prima che sia troppo tardi.
O forse lo è già.

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