giovedì 1 marzo 2018

Berlusconi non può votare!


In un'intervista, il corrispondente della Reuters di Roma Gavin Jones, è rimasto colpito dal trattamento molto rispettoso usato dai Media italiani verso Berlusconi, perché pochi quotidiani o TV hanno sottolineato le gaffe che ogni santo giorno spara.
Ecco alcuni esempi di suoi strafalcioni riportati da Travaglio sul Fatto Quotidiano:
"Nel 2002 riuscii a far entrare la Federazione russa nella Nato"; "Il Pil sommerso è di 800mila euro"; "Ho portato le pensioni di 1,8milioni di italiani a mille lire al mese"; Ho aumentato le pensioni minime a un milione di euro al mese"; "Ci saranno detrazioni dei carichi fiscali familiari perché è giusto che le famiglie con figli paghino più tasse di un single"; "L'anno scorso sono sbarcati 119 milioni di migranti"; "Con noi gli italiani in povertà assoluta erano 3.415, con questo governo 4 milioni 598 mila"; "Col nostro governo i poveri riceveranno dallo Stato 12-13 milioni di euro al mese".
Eppure quando diceva queste cazzate, nessun giornalista presente lo ha corretto.
Almeno potevano chiamare l'ambulanza.
Ma c'è una domanda che nessuno, dico nessun giornalista ha fatto al Tutankhamon di Arcore: dove voterà?
Ad Arcore? A Milano? Oppure a Roma?
Mi sarebbe piaciuto vedere la sua espressione al momento della domanda.
Perché la mummia arcoriana non può votare.
Infatti, dopo la condanna a 4 anni di carcere per frode fiscale, con la legge Severino ha l'interdizione dai pubblici uffici sino al 2019, perciò lui non potrà quindi recarsi al seggio elettorale per votare con i fotografi al seguito, come generalmente usano fare i media con i leader politici.
E poi, per non farsi mancare nulla, ha fatto stampare sotto il simbolo di Forza Italia un “presidente Berlusconi”, anche se non può nè essere candidato e neppure può votare eppure le cosiddette Istituzioni che controllano i simboli elettorali, non hanno fatto un plissé.
Una roba da repubblica delle banane.
Dunque, occhi aperti e cervello acceso.


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