domenica 27 settembre 2020

Chi era veramente Cossiga?

 

Qualche giorno fa il presidente Mattarella era a Sassari per commemorare i dieci anni dalla scomparsa dell’ex presidente Cossiga.

Cossiga per Mattarella è stato un buon presidente della Repubblica che aveva speso la sua vita per il bene del Paese.

Poi leggo un articolo di Massimo Fini sul Fatto che ha ricordato un libro della Mondadori uscito nel 1994, “Io, Bossi e la Lega” di Gianfranco Miglio, a quel tempo considerato l’ideologo della Lega Nord di Bossi.

Riportava un passo del libro su Cossiga .

Cossiga, a quel tempo presidente della Repubblica, il 26 maggio del 1990 telefonò a Miglio in tono arrabbiato delle frasi che fanno rabbrividire: “Dì ai tuoi amici leghisti che sono indignato con loro: devono piantarla. Non mi mancano i mezzi per persuaderli. Rovinerò Bossi facendoli trovare la sua automobile imbottita di droga; lo incastrerò. E, quanto ai cittadini che votano per la Lega li farò pentire: nelle località che più simpatizzano per il vostro movimento aumenteremo gli agenti della Guardia di Finanza e della Polizia; anzi li aumenteremo in proporzione al voto registrato. I negozianti e i piccoli e grossi imprenditori che vi aiutano verranno passati al setaccio: manderemo a controllare i loro registri fiscali e le loro partite Iva; non li lasceremo in pace un momento. Tutta questa pagliacciata della Lega deve finire”.

Toni che ricordano il KGB e la Gestapo.

Cossiga non smentì ciò che aveva scritto Miglio e neppure lo querelò, ed i media passarono sotto silenzio questo fatto inaudito in una democrazia occidentale!

Vorrei perciò avvisare Mattarella: un personaggio simile che usava questi metodi, sicuramente non faceva il bene degli italiani.

 

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