In questi giorni abbiamo avuto
l’ennesima conferma che l’informazione in Italia è gravemente malata.
Il caso è quello dei due fratelli che
sono accusati di aver ucciso a Colleferro
vicino Roma, il povero Willy con
calci e pugni.
Questi due fratelli sono stati
presentati dai media come percettori del Reddito di Cittadinanza anche se
conducevano una vita costosa.
Dai giornaloni e dai politicanti di
destra e di sinistra, la notizia è stata usata per contrastare questo RdC
indigeribile perché voluto dai 5 Stelle.
La realtà dei fatti è invece
un’altra: i percettori del RdC non sono i due fratelli accusati di assassinio,
ma i loro genitori.
Poi a “Piazza pulita” l’ex presidente
dell’Inps, Tito Boeri ha sparato un’altra balla dicendo senza arrossire di vergogna:
“All’Inps c’è chi sostiene che la metà dei percettori del Reddito di
Cittadinanza siano evasori fiscali”.
Per cui, secondo quanto ha affermato
Boeri, sui 3 milioni che percepiscono il RdC, metà, cioè circa 1milione e
mezzo, sono dei furbastri che stanno approfittando di questo aiuto statale
istituito per le persone indigenti.
Poi emerge che al 21 giugno scorso,
sono stati 709 coloro che sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza nel 2019
che non avevano il diritto dell’assegno su 22.151 interventi.
Questi 709 disonesti sono costati
allo Stato 4.432.668 di euro, che dovranno comunque restituire, su un totale
elargito di 7.5 miliardi di euro. Una percentuale infima.
Mentre la stragrande maggioranza di
quei fondi, sono andati a lenire la povertà di milioni di cittadini.
Mentre l’informazione disonesta fa passare il messaggio che il RdC sia un buco nero nel bilancio dello Stato, in cui dei famelici ladri se la stanno passando felicemente alle spalle dei contribuenti.
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