sabato 19 settembre 2020

La cuarduta dal bo di P. P. Pasolini

 Nel dopoguerra, durante il suo periodo casarsese, P. P. Pasolini esponeva dei manifesti nella loggia trecentesca della frazione di S.Giovanni.

Erano sue riflessioni sulla povertà cui versava la stragrande popolazione locale.

In una di queste, scritta nel friulano casarsese, spiegava con chiarezza a questa povera gente con poca o nessuna scolarità, cosa avrebbero dovuto fare per migliorare la loro condizione.

Il titolo era: La cuarduta dal bo

Un al passava par la strada e al à jodut un contadin ch’al menava un bo cu na pissula quarduta, e al è fermat a domandaighi: “Sint, se il bo al fos a conoscenza da la so fuarsa, i podaressistu menalu al masèl cu na pissula guarduta?”. – “No di sigur!”

“Ben, cussì nualtris puarès: i sin coma il bo i vin na gran fuarsa e a ni menin cu na cuarduta al masèl”.

Ecco questa riflessione pasoliniana dovrebbe essere recepita anche ai giorni nostri.

Un esempio è l’Unione Europea.

L’UE è un topolino diplomatico perché ogni Stato aderente si muove per conto proprio.

Il caso Regeni ne è la dimostrazione pratica.

Se a chiedere giustizia all’Egitto fosse l’UE e non solo l’Italia, sicuramente la richiesta di verità avrebbe un altro peso e anche il dittatore Al Sisi sarebbe costretto a cambiare registro.

In un mondo globalizzato per avere un peso, all’UE serve non solo l’unità finanziaria, ma anche un’Unione politica con un proprio esercito, un proprio ministro degli Esteri eccetera, insomma un vero governo al di sopra degli esecutivi nazionali.

In quel caso i 440milioni (dopo l’uscita del Regno Unito) che abitano i Paesi europei aderenti all’Unione, si sentirebbero cittadini di una potente federazione che tratta alla pari con gli USA, la Cina, la Russia e gli altri grandi Paesi emergenti del mondo.

Solo questa condizione ci toglierebbe dalla sudditanza verso le grandi potenze mondiali, che oggi i singoli Paesi europei sono costretti a subire per le loro divisioni.

Ecco perché “La cuarduta dal bo” è ancora attuale.

Il detto: “L’unione fa la forza” è sempre valido.

 

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