domenica 4 ottobre 2020

Chi è davvero la Meloni?

 

Molti sono convinti che Salvini sia troppo divisivo con  i suoi slogan beceri, mentre la Meloni sembra più moderata e quindi risulta simpatica anche a chi non vota a destra.

Per cui anche per chi non si riconosce nella destra, Meloni, con il suo consenso personale, sarebbe una leader del centrodestra più digeribile di Salvini.

Tutto questo succede perché abbiamo poca memoria.

Ecco alcuni esempi in cui la Nostra non è quella personalità politica che vorrebbe far credere.

Come la sceneggiata al museo Egizio di Torino, quando criticò aspramente il suo direttore perché aveva voluto fare uno sconto ai visitatori di lingua araba.

E così tuonò: “Una volta al governo Fratelli d’Italia realizzerà (…) una spoil system (…) per tutti i ruoli di nomina per garantire la trasparenza e il merito, non l’appartenenza ideologica”. Ma non lo potrà fare perché il museo Egizio torinese è retto da una fondazione privata che recluta i suoi direttori con bandi pubblici, quindi non prevede nessuna nomina e quindi la Nostra eroina se andrà al governo non lo potrà cacciare.

Naturalmente poi smentì, come un qualsiasi politicante, dichiarando di non aver mai detto quelle parole.

Comunque sia il direttore del museo le rispose: “(…) il museo Egizio è di tutti cerco solo di avvicinare le persone alla cultura. (…) le agevolazioni le facciamo per tutti: manifesterete (voi dei FdI ndr) anche quando giovedì faremo entrare gli studenti a quattro euro?”.

Sempre la Meloni ebbe a dire: “Ho un rapporto sereno con il fascismo”. Per la Meloni dunque, il fascismo è un lieve inciampo nella storia italica .

Oppure, sempre Lei, chiese un contraddittorio con Rula Jebreal, che al festival di Sanremo fece un monologo su uno stupro, come se ci fosse da controbilanciare l'intervento chiamando a difesa uno stupratore.

O quando senza arrossire sparò: “Abolire il reato di tortura che impedisce agli agenti di fare il proprio lavoro”.

O quando disse questa sciocchezza: “In una scuola viene eliminato il maiale per far posto al cous-cous, alimento tipico nordafricano. Ora sono i nostri figli a doversi adeguare alle esigenze alimentari di chi dovrebbe integrarsi. Questa è follia”.

Poi elogia l’idea di famiglia cara ai cattolici benedetta dal matrimonio, mentre è convivente. Però sappiamo che la Destra su questo non scherza: abbiamo visto in passato manifestazioni a favore del matrimonio cattolico con alla testa Berlusconi, Fini e Casini tutti divorziati!!

Comunque non si deve dimenticare alcuni suoi compagni di viaggio come Ignazio La Russa notoriamente non contrario al fascismo.

Meloni gioca, come spiega bene Gad Lerner a presentarsi quando serve: “Come fascista con i fascisti e afascista con gli afascisti.

Ora per questa sua capacità di stare in questo equilibrio politico, è diventata presidente del partito dei conservatori europei.

Per cui, come scrive Selvaggia Lucarelli, Lei è un genio politico, ma noi siamo degli smemorati.

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