In questa guerra tra l'Ucraina e la Russia, si parla spesso di “valori dell’Occidente”. Ci viene spiegato che dobbiamo partecipare alla guerra scatenata da Putin anche per difendere questi valori. Ma cosa sono questi valori che definiscono l’Occidente?
Gli intellettuali
ci dicono che l’Occidente è il custode dell’ordine etico.
Noi siamo i
migliori del mondo. La nostra superiorità sull’umanità, come scrive Tomaso
Montanari, è implicita.
Chiunque non
sia d’accordo e lo minacci, non è solo un nemico, è cattivo!
Noi siamo i
buoni per antonomasia.
Eppure la
guerra in corso dovrebbe farci riflettere. Noi diciamo che Putin è un
criminale, un assassino, un invasore, ma la maggioranza del mondo, che non sia
Occidente, sta dalla sua parte e quindi contro le democrazie occidentali.
Questo ci
dovrebbe far capire come siamo percepiti dal mondo.
Poi sentiamo
cosa dice il segretario della Nato Stoltenberg il 28 aprile scorso e capiamo
perché: “La Cina per la Nato non è un
nemico, ma la sua crescita ha implicazioni per la nostra sicurezza e tutto ciò
verrà preso in considerazione dal prossimo piano strategico. La Cina non
rispetta (eccoci) i nostri valori
democratici, investe nella Marina e nella tecnologia dei missili supersonici,
si avvicina a noi nell’Artico e in Africa, Vuole controllare le infrastrutture
tecnologiche come il 5 G e ha partnership sempre più stretta con Mosca”.
La Cina,
secondo questi ragionamenti, dovrebbe non crescere economicamente, militarmente
e tecnologicamente, perché insidia il primato degli Usa che, come ci viene raccontato, sono il faro delle democrazie
liberali.
Per cui è
facile prevedere che dopo il conflitto Russia – Occidente in Ucraina, nel
futuro ci aspetta una nuova guerra tra l’Occidente e la Cina.
Gli Stati
Uniti attorniati dai suoi maggiordomi, vogliono rimanere i gendarmi del mondo.
Chiunque
metta in discussione questo status quo, per gli Usa è un pericolo.
Ma l’Occidente
non è un monolite. Ad esempio gli interessi degli americani non coincidono con
quelli europei. Men che meno con quelli dell’Italia che sta nel mezzo del
Mediterraneo.
Molti
intellettuali europei cominciano a contraddire l’Occidente così com’è
strutturato.
Gli Usa non
sono più visti come uno Stato che tutela gli interessi europei.
E poi diciamolo, se in Russia provi a menzionare il trattato tra Stalin e
Hitler, (Molotov – Ribbentrop), che va contro l’uso retorico della vittoria
contro il nazismo usata da tutti i capi del Cremlino, vai in galera (art. 354.1
del Codice Penale), in Italia invece si fanno le liste di proscrizione di
coloro che non accettano il pensiero unico dominante sulla guerra chiamandoli:
filo Putin.
Io penso che,
dopo la scomparsa del Patto di Varsavia, anche la Nato non abbia più motivo di
esistere.
E poi spendere
il 2% del Pil in spese militari come vogliono gli Usa è una bestemmia. Si
tolgono 14miliardi di euro alla Sanità, alla scuola, al welfare perché gli Usa
che padroneggiano la Nato hanno così deciso, mi sembra una pazzia, per usare un
termine di papa Francesco.
L’Italia
deve battersi affinché l’Ue si doti di un vero ministero degli Esteri e con un
proprio esercito. Se unita, ha forza militare, economica e tecnologica per
difendersi da qualsiasi attacco.
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