Noam Chomsky, considerato da molti il più grande intellettuale americano vivente, ripete spesso che gli Stati Uniti sono uno Stato terrorista per la sua politica estera. E nessun giornalista o politico americano si sognerebbe di dargli dell’antiamericano.
Invece se
guardiamo cosa succede in casa nostra, per chi non accetta che l’Occidente è il
bene mentre la Russia o la Cina sono il male, è trattato come un pericoloso nemico
pubblico. La stragrande maggioranza dei media italiani adorano fanaticamente
tutto ciò che è l’America. Ci dicono che è la più grande democrazia del mondo e
chi non è d’accordo passa per un antiatlantista ammiratore di Putin e Xi
Jinping.
Come
sottolinea Moni Ovadia, l’informazione mainstream
accusa, giustamente, Putin di avere invaso un Paese sovrano contro la legalità
internazionale, ma non solleva nemmeno un sopracciglio sull’occupazione ormai
sessantennale di Israele della Palestina con la striscia di Gaza che è un
carcere a cielo aperto dove sopravvivono milioni di persone. Che lasciano campo
aperto a Erdogan, membro della Nato, perché continui il massacro dei curdi
anche bombardando Paesi sovrani, come Iraq e Siria. E nessun media italiano
si è scandalizzato quando il presidente americano ha deciso di alleggerire il
feroce embargo contro il Venezuela di Maduro, perché ha bisogno del suo
petrolio.
C’è sempre
una causa e un effetto. Come scrive il prof. Orsini, “se la Nato non smette di espandersi ai confini con la Russia (causa),
le guerre con la Russia sul territorio
europeo (effetto) saranno più probabili”. Così “se lo Stato italiano non può garantire per ragioni strutturali la piena
occupazione ed elimina i sussidi ai poveri (come il reddito di cittadinanza
ndr) (causa) i fenomeni di disaffezione
verso le istituzioni politiche e di disgregazione del tessuto sociale (effetto),
aumenteranno”.
L’Europa non
deve essere il tappetino degli Usa. Se fosse un po’ più unita potrebbe trattare
con gli americani alla pari e forse questa guerra non sarebbe neppure
cominciata.
Insomma la
realtà è molto più complicata rispetto a come la dipingono la quasi totalità dei
media allineati e coperti a Draghi e agli americani.
1 commento:
La seguo da sempre e condivido le sue analisi. Non concordo sul fatto, che pure lei da per scontato, che la Russia sia l'aggressore e l'Ucraina l'aggredita! Come sostiene il Gen. Mini,questa visione è confutabile!
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