Dopo che Conte ha consegnato le richieste in nove punti a Draghi, che fanno bene al Paese e specialmente ai soggetti più poveri, e che se non venissero recepite il M5S se ne va dalla maggioranza, gli altri partiti, le forze economiche continuano a dichiarare ipocritamente: per il bene del Paese, una crisi di governo ora sarebbe una iattura. Eppure il governo di SuperMario ha anche senza il M5S una maggioranza del 70% in Parlamento. Per cui mi chiedo: perché il vituperato Conte ed il suo M5S ora diventano indispensabili per la continuazione di questo governo, se sono stati dipinti in questi quattro anni, come degli scappati di casa?
Perché ad esempio la Anna Mareschi Danieli (Alice nel Paese delle meraviglie) ci spiega: “che fare una crisi ora sarebbe da irresponsabili, aggiungendo che Conte e il M5S antepongono l’interesse personale a quello degli italiani. Una cosa che in politica non dovrebbe nemmeno essere immaginata… figuriamoci farla”.
Comunque detta da un’ex presidente dell’Confindustria udinese la battuta fa un po’ ridere. Ma quello che ritengo davvero grottesco è l’atteggiamento dell’informazione mainstream. Ora i giornalisti che scrivevano di tutto e di più sull’inconsistenza del “bibitaro” Di Maio, ora lo trattano da statista. Domanda: si sono ricreduti, perché fulminati sulla via di Roma, oppure sono dei semplici, dei poveri pennivendoli al servizio dei c.d. poteri forti. Leggete cosa scrivono di Di Maio i vari editorialisti dei giornaloni nazionali. Ora che è un “utile idiota” al servizio di coloro che hanno dissanguato il Paese, è diventato un politico accorto e rispettabile.
Lo assecondano mentre spara contro Conte cose indegne. Contro la linea del M5S che per decenni ne è stato l’intransigente custode.
Che brutto Paese è diventato l’Italia.
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