Ecco una “lettera al Direttore” che ho inviato al Messaggero Veneto in risposta ad un intervento di un lettore che sparava contro Conte e il Movimento 5 Stelle senza un senso logico.
L'ho inviata il 27 luglio e ad oggi non è stata pubblicata.
Egr. Direttore,
ho letto l’intervento del sig. Renato Pilutti
di Codroipo. Ha parlato di vergogna e di dignità. Ha sparato contro il M5S e il
suo leader con i soliti slogan. E’ riuscito a scrivere di Conte che è un “legale dalla voce improbabile”. Ma si è
dimenticato, stranamente, di quell’orrore della pochette...
Ora, mettendo da parte le
sciocchezze e per il bene della verità dei fatti, voglio ricordare al Pilutti e
a coloro che continuano ad addossare “colpe” a Conte e ai 5S sulle dimissioni
di Supermario, i fatti supportati dai numeri.
Draghi si è dimesso la prima volta
pur avendo una maggioranza del 70% alla Camera e del 65% al Senato. E quindi il
sig. Pilutti anziché inveire contro Conte e i 5S, dovrebbe chiedersi perché
Draghi se n'è voluto andare. Riguardo al programma non ancora realizzato, era
stato lo stesso Draghi a dichiarare prima della elezione del capo dello Stato,
che il Pnrr e la battaglia contro il Covid erano praticamente conclusi.
L’unica riforma definita dal governo
Draghi è quella sulla Giustizia della Cartabia. E come scrive Barbara Spinelli, “sono state un regalo a chi piange in
pubblico Falcone e Borsellino e dietro le quinte si adopera per distruggerne
l’eredità”. Secondo l’Unione europea: “questa
riforma mette a rischio “l’efficacia del sistema giudiziario, specie in
relazione alla lotta alla corruzione e rischiano di compromettere
l’indipendenza del sistema giudiziario”. Una botta clamorosa. E la Cartabia
e Draghi ci dicevano che questa riforma la voleva l’Europa!
Ora si sentono dei piagnistei su
come farà il nostro Paese a uscire da questa difficile situazione senza
Supermario. Ma quando il Parlamento doveva scegliere il nuovo presidente della
Repubblica, molti esegeti dell’ex Bce facevano il tifo perché quel ruolo
venisse ricoperto da lui, lasciando così il ruolo di premier. Non vi sembra
buffo?
Se il nome di Conte il sig. Pilutti
non riesce neppure a pronunciare, credo sia dovuto ad un fatto
incontrovertibile: Conte è stato il capo del Governo più denigrato e infamato
della nostra Repubblica. Mentre Draghi è stato santificato da quasi tutta
l’informazione e questi sono i risultati. Ma quando i veri risultati politici
dei governi Conte 1 e 2 e quelli del governo Draghi emergeranno, molti si
ricrederanno sulle reali capacità taumaturgiche di Supermario e dei risultati
dei governi dell’uomo con la pochette.
Caro Pilutti, governare l’Italia è
più complicato che gestire la Bce o la Goldman Sachs.
Anilo Castellarin
via Aviotte,8
S.Giovanni di Casarsa
Ps. Capisco che questo intervento va
contro la linea del MV, e quindi è difficile che lo pubblichiate, ma io ho
ancora speranza che esista la libertà di esprimere liberamente delle opinioni
in conflitto nel mio quotidiano.
1 commento:
Oggi 4 agosto é stato pubblicato.
Anzi chiedo se posso ripubblicarlo sul mio gruppo completo del Suo nome.
In che giorno é stato pubblicato quello di Pilutti che non so chi sia?
Distinti saluti.
Vrech Giuliano
Via Svevo, 1
33050 TORVISCOSA (UD)
cell. 338 4485996
e-mail: studiovrech@gmail.com
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