Il 20 maggio 2021, Enrico Letta ha proposto di costituire un fondo per dare ai 18enni, una dote di 10mila euro ai giovani da utilizzare per la “formazione, l’impegno in attività economiche e la possibilità di andare a vivere per conto proprio”.
Questo fondo dovrebbe essere finanziato con un aumento dell’imposta di successione per la parte di eredità superiore ai 5 milioni, portandola al 20%.
Attualmente esiste la franchigia di un milione di euro di eredità, un regalo fatto tempo fa da un governo Berlusconi. Ma non solo, l’attuale legge prevede che sono esclusi completamente dalla tassazione: titoli di stato italiani a di altri Paesi dell’UE, le aziende, i rami di azienda o le quote di controllo di società di capitali, se parenti in linea retta o il coniuge proseguono nell’esercizio dell’attività per un periodo di almeno 5 anni dalla data di trasferimento, il Tfr e le prestazioni erogate dai fondi di previdenza complementare, i veicoli iscritti nel Pra, le polizze vita.
Supermario Draghi e tutti i partiti con l’eccezione dei 5 Stelle e naturalmente del Pd, bocciarono la proposta di Letta.
Oggi, dati del 2018, il fisco italiano sulle eredità incassa 820milioni di euro.
Mentre alla Gran Bretagna rende 5,9 miliardi, alla Germania 6,8, alla Francia 14,3 e alla Spagna 2,7.
Per cui mentre in Italia l’aliquota va dai 4% che può salire al 6% o all’8% se gli eredi sono fratelli o altri parenti, in Gran Bretagna già dopo le 325mila sterline l’aliquota è del 40%. In Germania oltre i 600mila euro va dal 15% al 30% a seconda del grado di parentela degli eredi. In Francia oltre l’1,8 milioni di euro va dal 45% al 60% sempre secondo il grado di parentela.
Per chiudere ecco cosa ha risposto Draghi a Letta, il suo
migliore alleato, sulla proposta: “Non è
il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli”!!
Il Pd di Letta si presenta alle prossime elezioni politiche con lo slogan: vogliamo sviluppare “l’agenda Draghi”.
Questo a casa mia si chiama masochismo oppure complicità col nemico e una presa in giro agli elettori del Pd.
Perché l’intento di Letta era di “dare” ai giovani e di togliere a chi ha di più.
Questa si chiama più giustizia sociale.
Ma evidentemente per Supermario la proposta era troppo di sinistra.
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