sabato 11 novembre 2023

Netanyahu: un criminale di guerra!

Ecco alcune dichiarazioni di Netanyahu in un suo discorso alla nazione.

“Mi rivolgo ai cittadini di Gaza, per favore spostatevi più a sud. Lo so che lo state già facendo, continuate perché Israele non si fermerà. Non ci saranno ingressi di lavoratori, non ci sarà il cessate il fuoco senza il ritorno a casa degli ostaggi (…). La Guerra sta avanzando con una forza che Hamas non ha mai visto. Stiamo intensificando la pressione su Hamas ogni ora, ogni giorno (…). Voglio dirvi che quello che vediamo sul terreno, dai rapporti che ricevo e che riceve il gabinetto di guerra, e dai colloqui con i comandanti e i soldati, è un successo straordinario (…)”.

Dopo oltre 10mila morti tra cui 4mila bambini e la distruzione fisica di Gaza; con famiglie tra cui donne, bambini, vecchi che scappano dai bombardamenti israeliani con mezzi di fortuna come carretti trainati da asini o a piedi, che sembrano scene da primi del novecento; dopo aver bombardato e ucciso nei mercati, ospedali, centri di raccolta di profughi, scuole, bloccato le forniture di medicine, acqua, elettricità, cibo, questo squallido personaggio usa questi termini trionfali.

Io penso che un personaggio simile sia uguale ai terroristi di Hamas. Se non verrà rimosso quanto prima, farà, oltre ad altri migliaia di morti sul terreno, del male agli stessi israeliani facendo crescere l’antisemitismo nel mondo. Perché lo sanno tutti che quando finiranno questi massacri, Netanyahu verrà destituito e poi con tre processi in corso molto probabilmente andrà in galera. Per cui per salvarsi da questo suo futuro cercherà di allungare la guerra, anche se questo costerà altre migliaia di morti.

Non sembri irriverente il paragone, ma per rendere l’idea della reazione israeliana dopo il massacro perpetrato da Hamas, è come se un cane con delle zecche ed una di esse mi pungesse, io, per vendicarmi della zecca che mi ha punto, non faccio la cosa più sensata, ovvero uccidere le zecche che sono nel cane, ma scegliessi di ammazzarlo e bruciarlo così risolvo il problema alla radice.

E’ quanto sta avvenendo ai palestinesi che vivono a Gaza.

Nessun commento: