Ho partecipato ad un convegno organizzato dal comune di Casarsa, dove venivano spiegate le nuove regole cui devono attenersi i possessori di pozzi artesiani.
Tra i
relatori presenti c’era il direttore di LTA, l’azienda pubblica che eroga e
smaltisce l’acqua nel sanvitese e non solo.
Questo
signore, tra tante affermazioni apodittiche, ne ha sparata una che ritengo sia
un’enorme panzana. Ha detto il Nostro: le falde sono ancora in sofferenza
nonostante le precipitazioni di queste ultime settimane. E così noi oggi stiamo
emungendo acqua che c’è in falda da 50 anni fa. Boom!
Ho chiesto
una spiegazione, chiedendo come sia possibile che se piove e nevica abbondantemente
in montagna il gettito dei pozzi a valle aumenta vertiginosamente e velocemente.
Ho fatto
anche dell’ironia dicendo che la nuova acqua piovana evidentemente si intrufola
sotto il livello di quella di 50 anni fa, per cui quest’acqua nuova la berranno
tra 50 anni i nostri nipoti e pronipoti.
Io penso,
ritornando serio, che quella dei 50 anni sia una boiata pazzesca per dirla alla
Fantozzi. Per cui il Direttore di LTA è impreparato oppure ha voluto
imbrogliare il pubblico presente.
Io
personalmente non saprei scegliere quale delle due ipotesi sia migliore o
peggiore.
Secondo il
mio parere, i “Comuni proprietari” di LTA dovrebbero prendere dei provvedimenti
sul ruolo che ricopre questo signore.
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