Oramai in Italia siamo a tana libera tutti.
L’indecenza
ha superato ogni limite.
Mi sto riferendo a quanto è successo a Milano l’altro ieri: Silvio Berlusconi è stato iscritto
al Famedio del cimitero monumentale della città. Nel Famedio sono iscritti i
nomi di personaggi che hanno dato lustro a Milano.
Un
pregiudicato che ha rubato agli italiani che ha distrutto l’etica pubblica e privata, è ora iscritto memoria eterna in
mezzo a due partigiane, Gisella Floreanini e Francesca Laura Wronowski proposte
dalla sinistra.
Evidentemente
c’è stato un do ut des. Una cosa vergognosa.
Il sindaco
Sala, ha dichiarato: “E’ inutile far
finta di niente: Berlusconi è stato una persona molto apprezzata e molto
criticata (bontà sua), ma che rimane
nella storia di Milano, questa è la verità, e il Famedio raccoglie le figure
che hanno lasciato un segno importante nella storia di Milano”.
Sala ha
avuto una fortuna bestia. Pensate se Totò Riina il boss mafioso fosse nato a Milano. Non si può dire che Riina non abbia inciso nella storia patria. E se le
parole di Sala venissero interpretate letteralmente, anche il macellaio mafioso
avrebbe dovuto essere iscritto nel
Famedio milanese.
Oltretutto
era presente alla cerimonia anche il condannato per mafia Marcello Dell’Utri che dopo
la frase di Sala in cui dice che Berlusconi è stato criticato in vita ha
sparato senza arrossire di vergogna: “Ma
che vuol dire? Anche Manzoni e Cavour sono stati criticati, ma nella vita uno
fa cose buone e cose meno buone. Che senso ha rivolgere oggi delle parole all’indirizzo
di Berlusconi? Perché criticarlo da morto? La vita è una sola, con la sue ombre
e le sue luci, ma la grandezza del personaggio rimane”.
Vergogniamoci
per lui!
Per
ritornare al paradosso Riina, secondo la teoria Dell'Utri, anche la vita dell’ex capo mafia ora che è morto, non si dovrebbe ricordare il suo passato
truculento fatto di centinaia di assassini compiuti da lui personalmente o
fatti uccidere. Affermare che Riina era un delinquente assassino, non è una cosa buona e giusta.
Per cui: E' morto il re,
viva il re!
E mi chiedo: alcuni nomi del Famedio come Manzoni, Cavour, Mazzini, Quasimodo, Gino Strada, Dario Fo, Franca Rame, Aldo Aniasi, Francesco Saverio Borrelli, cosa direbbero per essere accostati al Caimano?
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