mercoledì 13 dicembre 2023

Il mausoleo della vergogna

Ad Affile, paesino del Lazio, nel 2012 è stato eretto un mausoleo a Rodolfo Graziani un fascista criminale di guerra, così è stato definito anche dalle Nazioni Unite. Mausoleo costruito con denaro pubblico.

Graziani è stato un macellaio che ha commesso dei crimini in Libia ed Etiopia facendo massacrare le popolazioni di quei Paesi anche con i gas con l’avvallo di Mussolini. Fece pure uccidere circa 2000 persone tra cui monaci e diaconi in un  monastero luogo simbolo per il cristianesimo copto del Paese.

Per cui non c’è nessun dubbio, Graziani è stato uno dei più feroci personaggi del ventennio mussoliniano ed è stato pure ministro della Difesa nella Repubblica di Salò.

All’inaugurazione di questa vergogna, le cronache di quel tempo dicono che erano presenti un centinaio di persone.

Erano presenti i politici della destra di allora tra i quali Teodoro Buontempo, il sen. Tofani alcuni sindaci del comprensorio, ovviamente il sindaco di Affile, Viri, e udite, udite, anche il cognato d’Italia Francesco Lollobrigida a quel tempo assessore regionale che sparò: “In questi giorni ci sono state tante polemiche, troppe chiacchiere. Per noi della Valle Aniene l’affetto per il generale Rodolfo Graziani è sempre stato un punto di riferimento”.

Oggi il cognato d’Italia è ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare molto amato dalla Coldiretti.

Trovo tutto questo scandaloso e malinconico.

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