Ad Affile, paesino del Lazio, nel 2012 è stato eretto un mausoleo a Rodolfo Graziani un fascista criminale di guerra, così è stato definito anche dalle Nazioni Unite. Mausoleo costruito con denaro pubblico.
Graziani è
stato un macellaio che ha commesso dei crimini in Libia ed Etiopia facendo
massacrare le popolazioni di quei Paesi anche con i gas con l’avvallo di
Mussolini. Fece pure uccidere circa 2000 persone tra cui monaci e
diaconi in un monastero luogo simbolo
per il cristianesimo copto del Paese.
Per cui non
c’è nessun dubbio, Graziani è stato uno dei più feroci personaggi del ventennio
mussoliniano ed è stato pure ministro della Difesa nella Repubblica di Salò.
All’inaugurazione
di questa vergogna, le cronache di quel tempo dicono che erano presenti un
centinaio di persone.
Erano
presenti i politici della destra di allora tra i quali Teodoro Buontempo, il
sen. Tofani alcuni sindaci del comprensorio, ovviamente il sindaco di Affile,
Viri, e udite, udite, anche il cognato d’Italia Francesco Lollobrigida a quel
tempo assessore regionale che sparò: “In
questi giorni ci sono state tante polemiche, troppe chiacchiere. Per noi della
Valle Aniene l’affetto per il generale Rodolfo Graziani è sempre stato un punto
di riferimento”.
Oggi il
cognato d’Italia è ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare molto
amato dalla Coldiretti.
Trovo tutto
questo scandaloso e malinconico.
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