Sempre a proposito della Democrazia israeliana. Ecco alcuni fatti ricavati dal Fatto Quotidiano che mi fanno dubitare che in Israele ci sia una Democrazia compiuta.
Il governo
israeliano ha vietato ai palestinesi di “festeggiare
la liberazione dei prigionieri” nello scambio con le persone rapite da
Hamas, “perché le espressioni di gioia
equivalgono a sostenere il terrorismo”.
Poi, sempre
il governo di Netanyahu dice che i prigionieri palestinesi liberati per lo
scambio con i rapiti da Hamas, sono dei
terroristi che hanno commesso crimini violenti. Eppure dei 300 nomi proposti
per il rilascio, 233 non sono stati condannati per nessun crimine, sono
classificati: “in arresto temporaneo”.
E la stragrande maggioranza sono adolescenti. 128 hanno meno di 18 anni e alcuni
sono entrati in carcere quand’erano ancora bambini. Alcuni prigionieri erano
detenuti per aver tentato un omicidio o perché hanno “lanciato pietre” o avevano dei coltelli con se. La più anziana
rilasciata, Hanan Barghouti di 59 anni, era in carcere a “tempo indeterminato”
senza accuse!
In
Cisgiordania (Palestina) l’esercito israeliano si comporta da esercito
occupante che arresta e uccide con facilità. A Jenin in una sparatoria i
militari hanno ucciso 4 palestinesi tra cui due bambini. Dopo il massacro del 7
ottobre sono stati arrestati 3.000 palestinesi dalle forze di sicurezza
israeliane. La maggior parte in “detenzione
amministrativa”, ovvero sono stati incarcerati senza un’accusa, né un
processo e l’arresto può essere rinnovato ogni sei mesi. I palestinesi che
vengono accusati di qualche reato sono soggetti ai tribunali militari, non a
tribunali civili. E le condanne sono il 99%. Questi tribunali militari
processano, unici al mondo nei paesi democratici, anche i bambini. Heba
Morayef, direttrice di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa ha
denunciato che: “La detenzione
amministrativa è uno degli strumenti chiave attraverso i quali Israele ha
imposto il suo sistema di apartheid contro i palestinesi”. Per poi continuare:
“Testimoni e prove video indicano
numerosi episodi di tortura e altri maltrattamenti da parte delle forze
israeliane, tra cui gravi percosse e umiliazioni deliberate di palestinesi
detenuti in condizioni terribili”. Il portavoce del ministero degli Esteri
israeliano ha definito le accuse di Amnesty e dell’Onu: “Antisemite e di parte”.
Chi è
contrario a questi metodi indegni di una Democrazia, viene immediatamente
tacciato di essere antisemita e alle volte anche di essere nazista.
Personalmente
ritengo queste reazioni vergognose e stupide.
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