L’ex tuttofare di Berlusconi, Denis Verdini, ha sul groppone due condanne definitive per oltre 10 anni di prigione.
Dopo soli 80
giorni di carcere e stato messo poi ai domiciliari. 80 giorni in cui ha ricevuto in
cella tante visite di potenti politici tra i quali Salvini.
Dai
domiciliari, questo galeotto si può spostare da Firenze dove abita, a Roma per
motivi di salute: il suo dentista ha lo studio nella capitale.
Ieri suo figlio
è stato messo agli arresti domiciliari con accuse gravi di corruzione per
appalti truccati con l'Anas.
Per cui il “suocero”
e il “cognato” del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini
che è fidanzato con Francesca, figlia e sorella dei due Verdini, sono costretti nella
loro villa toscana agli arresti domiciliari.
E’ chiaro
che la colpe del “suocero” e del “cognato” non ricadono sulla testa di Salvini,
però una situazione simile meriterebbe un chiarimento del ministro perché l'Anas fa parte delle sue competenze ministeriali
Ad esempio,
se un ministro fosse stato fidanzato con la figlia di Totò Riina, penso che
molti avrebbero storto il naso e chiesto spiegazioni.
E senza
voler paragonare Riina con i Verdini per evitare incomprensioni, penso che delle risposte su questo caso, Salvini deve darle.
Lo esige la democrazia.
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