martedì 30 gennaio 2024

Meloni e la fiamma tricolore

Il 5 agosto del 1938 ha iniziato le pubblicazioni la rivista quindicinale dal nome: “La difesa della Razza”. Un periodico decisamente fascista e razzista. Era diretta da Telesio Interlandi e Giorgio Almirante, il padre politico di Giorgia Meloni, ne era il segretario di redazione. Ora molti chiedono che la Meloni e il suo partito ripudino il loro passato legato al ventennio fascista. Ma per essere credibili, per prima cosa dovrebbero mettere proprio Almirante tra coloro che facevano parte della banda criminale (Aldo Cazzullo dixit)che violentò il Paese per un ventennio. Per cui esiste un passaggio inevitabile per staccarsi dal quel passato: togliere dal simbolo dei Fratelli d’Italia la fiamma tricolore che fa mostra di se alla base. E’ il simbolo che dimostra la continuità di FdI col passato mussoliniano. E’ lo stesso simbolo che campeggia sulla cripta della tomba di Mussolini a Predappio.

Ecco, al di la delle parole di abiura che molti vorrebbero sentire da Meloni & C., togliere la fiamma dal simbolo del partito, diventerebbe la prova definitiva del loro distacco dal periodo fascista mussoliniano.

Viceversa, se la mantengono, è la prova provata che Meloni e FdI sono in continuità col fascismo mussoliniano.

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