Leggo sul MV: “Il FVG è una delle poche regioni in grado di assicurare negli ospedali, sul territorio e nella prevenzione, i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Lo rivelano i dati provvisori resi pubblici dal ministero della Sanità”.
L’assessore
alla Sanità Riccardi al riguardo ha dichiarato: “Sicuramente è una soddisfazione che il FVG si collochi ai primi posti
in Italia nei LEA. Questo non significa che tutto va bene”.
Ora dopo tutti
questi incensamenti per la nostra Sanità regionale voglio portare chi mi legge
con i piedi per terra.
Ecco due
esempi che dovrebbero portarci a riflettere per capire se la Sanità regionale pubblica,
oppure la privata che ormai impera sempre di più, funziona.
Sono venuto
a conoscenza di queste notizie direttamente dalla persona protagonista di queste
vicissitudini.
Questo
cittadino del pordenonese ha bisogno di una visita oculistica per un principio
di cataratta. Dopo l’impegnativa del medico di base, chiede in farmacia un
appuntamento per la visita specialistica propedeutica all’intervento vero e
proprio. La prima data utile che gli è stata trovata è per il 19 novembre 2025
(duemilaventicinque) in una struttura privata convenzionata.
E poi, per
una visita specialistica dermatologica per un neo sospetto, sempre questa
persona, dopo l’impegnativa del suo medico, ha chiamato il Cup che gli ha trovato
un appuntamento con il dermatologo per il 13 febbraio del 2025 in una struttura
pubblica.
Io penso che l’assessore
Riccardi e il suo dante causa Fedriga che si dicono orgogliosi della nostra Sanità: dopo quanto riferito e non sono dei casi rari ma, a quanto pare, sono ormai la
normalità, dovrebbero essere più cauti nel parlare di una Sanità regionale da andare fieri. Perché, e questa è la vergogna cari Fedriga e Riccadi, se l’ammalato
ha le possibilità finanziarie per pagare integralmente le visite
specialistiche, dopo pochi giorni viene visitato, viceversa, ritornando al
cittadino protagonista di questi due casi, se non ha possibilità economiche,
il suo neo potrebbe rivelarsi un tumore
maligno e sappiamo che i tempi precoci per queste patologie sono fondamentali,
mentre per la cataratta se aspetta i tempi biblici potrebbe passare dei mesi
senza poter vedere con l’occhio ammalato.
Non mi pare,
quindi, sia il caso di esultare: ma quanto è bella la Sanità regionale!
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