martedì 20 febbraio 2024

Fedriga e Riccardi: non raccontate balle!

Leggo sul MV: “Il FVG è una delle poche regioni in grado di assicurare negli ospedali, sul territorio e nella prevenzione, i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Lo rivelano i dati provvisori resi pubblici dal ministero della Sanità”.

L’assessore alla Sanità Riccardi al riguardo ha dichiarato: “Sicuramente è una soddisfazione che il FVG si collochi ai primi posti in Italia nei LEA. Questo non significa che tutto va bene”.

Ora dopo tutti questi incensamenti per la nostra Sanità regionale voglio portare chi mi legge con i piedi per terra.

Ecco due esempi che dovrebbero portarci a riflettere per capire se la Sanità regionale pubblica, oppure la privata che ormai impera sempre di più, funziona.

Sono venuto a conoscenza di queste notizie direttamente dalla persona protagonista di queste vicissitudini.

Questo cittadino del pordenonese ha bisogno di una visita oculistica per un principio di cataratta. Dopo l’impegnativa del medico di base, chiede in farmacia un appuntamento per la visita specialistica propedeutica all’intervento vero e proprio. La prima data utile che gli è stata trovata è per il 19 novembre 2025 (duemilaventicinque) in una struttura privata convenzionata.

E poi, per una visita specialistica dermatologica per un neo sospetto, sempre questa persona, dopo l’impegnativa del suo medico, ha chiamato il Cup che gli ha trovato un appuntamento con il dermatologo per il 13 febbraio del 2025 in una struttura pubblica.

Io penso che l’assessore Riccardi e il suo dante causa Fedriga che si dicono orgogliosi della nostra Sanità: dopo quanto riferito e non sono dei casi rari ma, a quanto pare, sono ormai la normalità, dovrebbero essere più cauti nel parlare di una Sanità regionale da andare fieri. Perché, e questa è la vergogna cari Fedriga e Riccadi, se l’ammalato ha le possibilità finanziarie per pagare integralmente le visite specialistiche, dopo pochi giorni viene visitato, viceversa, ritornando al cittadino protagonista di questi due casi, se non ha possibilità economiche, il suo neo potrebbe rivelarsi  un tumore maligno e sappiamo che i tempi precoci per queste patologie sono fondamentali, mentre per la cataratta se aspetta i tempi biblici potrebbe passare dei mesi senza poter vedere con l’occhio ammalato.

Non mi pare, quindi, sia il caso di esultare: ma quanto è bella la Sanità regionale!

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