lunedì 5 febbraio 2024

Provo pietà per loro

A Rho vicino a Milano, Forza Italia ha fatto un convegno. Tra i presenti c’erano Tajani, Stefania Craxi, Gasparri  Letizia Moratti e altri dello stato maggiore del partito.

Secondo notizie giornalistiche il filo conduttore del convegno era quello che Craxi e Berlusconi chiamavano: assedio giudiziario.

Molti in sala avevano un garofano rosso sul taschino della giacca per ricordare la loro vecchia appartenenza al partito socialista.

Il loro odio era puntato contro Mani Pulite che ha decimato il Psi per le ruberie commesse da Craxi in giù.

Ecco alcuni interventi come riportati dal Fatto.

Stefano Pillitteri figlio dell’ex sindaco di Milano e nipote di Craxi, ha detto che Mani Pulite è stata una persecuzione. Un deputato, un certo Battilocchio  ha sparato: “C’è stata un’infame stagione politica e giudiziaria di cui oggi sono noti i mandanti, meteore cancellare dalla storia. A Bettino e Silvio diciamo che ce la metteremo tutta per essere all’altezza dei loro insegnamenti”. Personalmente a questo signore risponderei che mi chiamasse per nome i mandanti di Mani Pulite e che per raggiungere le vette del malaffare di Craxi e Berlusconi, devono rubare corrompere e frodare il fisco per milioni.

Ovviamente non potevano mancare le dichiarazioni di Gasparri: “Hanno fatto un’operazione di pulizia etnica, guarda caso si sono fermati a Botteghe Oscure”. Naturalmente a Gasparri non rispondo, sarebbe inutile.

Al convegno c’era anche il pordenonese Franco Dal Mas che tuonava: “Craxi è stato un grande leader politico ed uno statista, e così è stato Berlusconi. Due vite parallele, ne avrebbe parlato un moderno Plutarco”. A Roma risponderebbero: Me cojoni!

E poi Tajani: “Non è vero che Bettino Craxi era complice di una banda di ladri (si sa, lui era il capo), la sua colpa è stata non aver piegato la testa”. Scusa Tajani, a chi o a coloro doveva piegare il capo?

Riguardo ai garofani rossi Stefania Craxi ha detto: “Mio padre lo regalava ai capi di Stato e Berlusconi lo ha sempre tenuto nel suo studio”.

Provo pietà per loro.

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