Poi succede un piccolo fatto che ci fa capire cosa intende Zaia per
autonomia.
C’è la superstrada a pagamento chiamata Pedemontana Veneta che unisce
Vicenza a Treviso. Sono cento chilometri costruiti sulla base di stime di
traffico gonfiate.
Per cui il privato che la gestisce è in perdita grave, circa 100milioni di
euro l’anno che grazie o a causa dell’accordo firmato dallo stesso Zaia nel
2017, la Regione è obbligata a coprire.
La durata della concessione al privato scadrà nel 2059 e il costo per la
Regione Veneto è di circa 12 miliardi di euro. Soldi che creerebbero un buco
enorme nei bilanci del Veneto.
E allora cosa fa il sopravvalutato Zaia?
Si reca a Roma per trovare una soluzione con il governo centrale affinché
la Pedemontana Veneta venga nazionalizzata. E grazie alla complicità di Salvini
che ha presentato un emendamento nel ddl Concorrenza che, se dovesse
passare, i futuri debiti saranno scaricati sul gobbone dello Stato.
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