Chi manifesta in Italia e nel mondo contro il governo israeliano di Netanyahu per il massacro dei palestinesi perpetrato a Gaza ed ora sempre più anche in Cisgiordania, vengono bollati come antisemiti, anti israeliani. Molti cittadini nel mondo, solo perché manifestano inneggiando alla pace con la bandiera palestinese, vengono fermati e alcuni arrestati come fossero nemici del popolo ebraico.
Per cui,
secondo questa logica, gli israeliani che a centinaia di migliaia ogni sabato manifestano
contro il governo a Tel Aviv, a Gerusalemme e in tutto il Paese, sono anch’essi
antisemiti?
Sono
antisemiti i famigliari dei rapiti da Hamas che manifestano tutti i giorni
contro il governo Netanyahu perché fermi il genocidio a Gaza e cerchi un
accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi?
Ecco, dovremmo
dare una risposta a queste domande.
Il ministro
della Sicurezza del governo Netanyahu, Itamar Ben Gvir, riferendosi ai
palestinesi di Gaza, ha dichiarato che sono degli “animali” che devono essere
spazzati (fatti fuori!!) senza pietà. Non vi sembra questo un linguaggio simile
a quello che usava Hitler che chiamava gli ebrei: subumani?
Apriamo gli
occhi per non essere complici di questo massacro. Cominciando a chiamare i
fatti per quello che sono. I palestinesi per molti israeliani devono essere o
cacciati dalla grande Israele inclusi quindi anche nei territori palestinesi
conquistati nella guerra dei sei giorni del 1967, oppure ammazzati, donne e bambini inclusi.
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