Quando Mario Draghi era presidente del Consiglio dei Ministri, ed era in corso la guerra tra Ucraina e Russia, dichiarò nell’aprile del 2022 una frase che tutti i quotidiani hanno poi ripreso: “… Noi andiamo con quello che decide l’Ue. ( … ) Ci chiediamo se il prezzo del gas possa essere scambiato con la pace. Cosa preferiamo? La pace, oppure stare tranquilli con l’aria condizionata accesa tutta l’estate?”.
La guerra è
continuata e oggi siamo a tre anni, e però i termosifoni e i condizionatori li possono accendere
coloro se lo possono permettere.
Negli ultimi
due giorni il gas europeo è aumentato a 48 euro al MWh e così chi può e vuol
scaldarsi pagherà delle bollette molto salate.
Eppure
Supermario ci aveva avvertito che con la guerra potevamo stare tranquilli sia
per riscaldarsi che per raffreddarsi.
E poi Draghi
e ora l’underdog della Garbatella dicevano che abbiamo sostituito la Russia, dopo
il blocco delle forniture russe per l'embargo occidentale, con altri fornitori. Diceva a suo tempo
Draghi e oggi la Meloni che abbiamo gli stoccaggi pieni. Però appena in borsa
il petrolio o il gas aumentano, il cittadino si vede aumentare immediatamente
il costo in bolletta!
Personalmente
mi sento preso per il culo da questa classe politica.
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