Siamo un Paese di Pulcinella. Il 25 aprile che ricorda la liberazione dal giogo nazifascista, tanti italiani non lo festeggiano. E la politica politicante di destra cerca in tutti i modi di sminuire questa data storica per il nostro Paese.
Per fuggire
il 25 aprile, Meloni aveva programmato un viaggio in Uzbekistan. Una vergogna.
Poi è morto Papa Francesco e il viaggio in Asia della Meloni è stato rinviato.
Eppure le
grandi democrazie celebrano le date che sono state il fondamento della loro
nascita. E sono amate da tutti i cittadini.
Come ad
esempio la Francia che festeggia il 14 luglio del 1789 con la presa della
Bastiglia, che fu l’inizio della rivoluzione francese, che abbatté la monarchia
e diede vita ad un nuovo corso alla vita
dei francesi con delle parole d’ordine valide ancora oggi come: libertà, uguaglianza
e fraternità.
Oppure negli
Usa in cui il 4 luglio si festeggia l’Indipendence
Day. Si ricorda il 4 luglio del 1776 il giorno in cui gli Stati Uniti sono
diventati indipendenti dagli inglesi e dai francesi. Anche questa festa è molto
sentita dai cittadini statunitensi.
Insomma le
democrazie festeggiano le date per ricordare il giorno che hanno portato alla
libertà dopo delle dittature o contro le colonizzazioni.
In Italia
tutto questo non è sentito, anche perché non abbiamo fatto i conti fino in
fondo con il ventennale regime criminale fascista, visto che i suoi epigoni occupano
ruoli istituzionali importanti.
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