Questo per alcuni è un Paese di bengodi. Ormai alla politica sono saltati tutti i freni inibitori.
L’ultimo
esempio è la penale che lo Stato dovrebbe pagare alla Webuild, la società
capofila per la costruzione del Ponte sullo Stretto, se la struttura non si
costruisse.
Il costo per
le casse dello Stato sarebbe di circa 1,5 miliardi di euro. Incredibile, un
ponte che difficilmente si costruirà perché non ci sono le condizioni
ambientali e tecniche, in compenso l’Italia pagherebbe questa pacca di soldi
alla Webuild. Per cui la società è in una botte di ferro, guadagnerebbe senza
mettere un chiodo. Io penso che chi firmerà questo contratto o è un incapace
oppure un corrotto!!
Visto anche
la Storia dell’Aspi (autostrade) dei Benetton che, dopo il crollo del Ponte Morandi, per
cacciarli lo Stato ha dovuto pagare una penale di 8 miliardi di euro, causa un
contratto che l’ex presidente del Consiglio Conte ha definito: “Quella concessione era un obbrobrio, uno
scandalo giuridico. Non ho mai visto un contratto così sbilanciato. All’università
insegniamo che nelle concessioni è lo Stato a dettare le condizioni, qui era il
contrario”. E fu così che lo Stato per cacciare i Benetton dopo il crollo
del Ponte Morandi di Genova dove morirono decine di persone per mancanza di manutenzioni,
fu costretto a pagare una penale di 8 miliardi, C’era la concreta possibilità che
nell’inevitabile contenzioso giudiziario successivo con i Benetton, lo Stato dovesse
pagare dai 40 ai 50 miliardi di euro di penalità. Questo contratto fu firmato
nel 2007 dal governo Prodi e poi trasformato in legge dal governo Berlusconi
con un decreto, dopo che una “manina” aveva inserito questa clausola capestro.
E così la
revoca della concessione autostradale legava le mani allo Stato rendendola
praticamente impossibile fino alla scadenza della concessione.
E dopo
i Benetton che ci costarono morti e miliardi, ora Salvini fa altrettanto firmando
un contratto capestro con Webuild.
Tanto paga
Pantalone.
Svegliamoci
prima che sia troppo tardi.
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