martedì 20 maggio 2025

Trump e il conflitto d'interessi

Berlusconi ha fatto scuola. Ormai il conflitto d’interesse non conta più nulla per i nuovi politicanti nel mondo e Trump ne è l’ultimo e più eclatante esempio.

La famiglia reale del Qatar ha fatto un regalo personale a Trump del valore di 400milioni di dollari. Si tratta di un aereo Boeing 747. Il presidente americano pensa di usarlo come Air Force One fino alla fine del suo mandato, per poi darlo in consegna alla fondazione che costruirà la sua biblioteca presidenziale quando lascerà la Casa Bianca. Non si sa se per esporlo oppure se continuerà a volare.

Il presidente americano è stato ricevuto con i più grandi onori in questi Paesi del Golfo. Senza farsi scrupoli, durante il viaggio in Medioriente del presidente, i suoi figli hanno firmato contratti per costruire una Trump Tower a Dubai, un golf resort in Qatar e altri progetto immobiliari in Arabia Saudita. Un conflitto d’interessi spettacolare. Poi per la narrazione trumpiana sono stati resi pubblici gli accordi pseudo economici tra gli Usa e i Paesi del golfo.

Ad esempio. L’Arabia Saudita ha annunciato investimenti in Usa per 600 miliardi di dollari, per acquistare armi, centrali nucleari e intelligenza artificiale. Il Qatar ha rilanciato: investirà 1.200 miliardi di dollari. E poi gli Emirati Arabi Uniti non hanno voluto essere da meno e hanno annunciato che investiranno, sempre in Usa, 1.400 miliardi di dollari. Sono cifre che probabilmente rimarranno sulla carta, sono solo annunci, ma servono a Trump per la sua narrazione politica. Infatti sono cifre insostenibili anche per quei ricchi paesi che vivono con i petrodollari. Ad esempio, il Qatar ha un Pil che supera di poco i 200 miliardi di dollari e il suo fondo sovrano non arriva a 600. Così come la fondazione statale dell’Arabia Saudita che non arriva a 1000 miliardi. Mentre per gli Emirati Arabi Uniti questi potenziali investimenti varrebbero tre volte il loro Pil. Insomma, le cifre sbandierate sono solo impegni, dichiarazioni d’intenti che si risolveranno con investimenti molto più piccoli. Ma che Trump & C. vendono come un grande risultato che è avvenuto grazie alle sue capacità da vecchio immobiliarista.

Ormai gli statisti veri, ovvero coloro che fanno il bene dei loro amministrati senza avere un ritorno economico personale, sono sempre più rari.

E i popoli rimbambiti da una informazione fasulla, non riescono a capirci più nulla e magari poi votano quelli che li stanno fregando.

Sono tempi in cui è obbligatorio tenere gli occhi bene aperti.

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