giovedì 8 maggio 2025

Riccardi, non abbiamo più l'anello al naso!

Ma l’assessore Riccardi crede che i cittadini del FVG siano ancora con l’anello al naso?

Ecco una sua dichiarazione sulla chiusura del punto nascita del Policlinico S. Giorgio, dopo che del personale del reparto che verrà chiuso, ha chiesto di entrare a lavorare nell’ospedale civile di Pordenone.

“La maggior parte delle ostetriche del Policlinico S. Giorgio hanno presentato formale richiesta di essere valutate per l’assunzione in Asfo: è un fatto che smentisce i catastrofisti di un paese a senso unico. Il pubblico è attrattivo perché offre garanzia di solidità, di standard elevati, di condivisione e di possibile crescita professionale. I professionisti sanno che lavorare in una struttura dove si concentra la maggiore casistica, inserita in una rete, garantisce sicurezza a loro e alle future mamme. Siamo in un paese nel quale l’impresa è libera e garantita non dimentichiamolo. Ma il pubblico è il garante unico e inequivocabile della tutela del diritto alla salute dei cittadini”.

Caro Riccardi, la Sanità pubblica è notoriamente carente di personale medico e infermieristico perché hanno aperto i battenti molte strutture sanitarie private agevolate dalla politica regionale. E dove cercano il loro personale sanitario? Ma ovviamente dal pubblico, che evidentemente questi professionisti lo trovano migliore che servire nel pubblico. Per cui il pubblico non è così attrattivo come dice lei se poi le statistiche ci dicono che molti scelgono il privato. Io penso che la colpa di questa grave crisi sanitaria che stiamo attraversando sia dovuta alle scelte che il suo dante causa Fedriga vuole, ovvero: meno pubblico e più privato.

Per cui, caro Riccardi, non canti vittoria se 17 professioniste del punto nascita del S. Giorgio vogliono entrare (o rientrare) nel pubblico, evidentemente non hanno altri sbocchi professionali.

E quindi se si vuole che i professionisti sanitari trovino interessante lavorare nel pubblico, bisogna pagarli il giusto, con orari lavorativi decenti, in questo modo non avremmo più questi esodi cui stiamo assistendo, che impoveriscono oltremodo i nostri ospedali e le altre strutture sanitarie pubbliche.

Se questo si concretizzasse, non assisteremmo ad altre aperture di strutture sanitarie private. Anzi molte chiuderebbero e il loro personale sanitario, come le ostetriche del S. Giorgio, cercherebbero di entrare (o rientrare) nel pubblico.

Nessun commento: