lunedì 28 luglio 2025

Figli e figliastri

Qualche giorno fa sono morti tre operai edili nel napoletano. Sono caduti da un’altezza di circa 20 metri a causa del ribaltamento del cestello del montacarichi mentre stavano lavorando su un tetto. Avevano 67, 62 e 54 anni.

Io penso che a 67 anni e a 62 anni certi lavori pericolosi e usuranti come gli operai in questione avrebbero dovuto essere in pensione.

Per lavorare a quelle altezze, erano al settimo piano, si deve essere in forma e anche relativamente giovani. Ma l’età pensionabile si allontana di anno in anno.

Eppure, alcuni cittadini privilegiati se ne vanno in quiescenza prima di tanti comuni cittadini lavoratori.

Il caso del (ex?) generale Vannacci è emblematico. Dopo essere stato eletto nell’europarlamento, a febbraio è andato in pensione. Vannacci, ora anche vice segretario della Lega, ha 56 anni e 44 (quarantaquattro!) anni di contributi, ovviamente non di servizio. I militari godono di alcuni privilegi, come raddoppiare stipendio e relativi contributi se vanno in missioni in zone di guerra. E questo mi sembra alquanto bizzarro: il militare di carriera le missioni di guerra o di peace keeping dovrebbero essere il loro mestiere. Invece se sono mandati a fare il loro lavoro fuori dalle loro caserme, guadagnano molto di più e raddoppiando anche gli anni di contribuzione per la pensione.

Ecco perché Vannacci a 56 anni se ne è andato in pensione con 44 anni di contributi.

E questo non mi pare equo rispetto ai due signori ultrasessantenni morti nel napoletano.

Oltretutto, il vice segretario della Lega Vannacci, oltre i circa 5mila euro della pensione è pure eurodeputato con i guadagni che conosciamo. Al giornalista che gli chiedeva sulla sua pensione baby, Vannacci ha risposto seccato: “Non capisco perché vi fate gli affari miei?”. Ma lui essendo un uomo pubblico dovrebbe sapere che i suoi affari, oltre che fare notizia, sono anche nostri di cittadini che pagano le tasse e vorrebbero che in questo Paese non ci fossero figli e figliastri.

Nessun commento: