domenica 17 agosto 2025

Guerra di religione o di civiltà?

Meloni nel luglio del 2022 diceva che il velo islamico non rappresenta  in alcun modo un “valore europeo”. Sempre la capa del governo, nel libro intervista con Sallusti ha detto a proposito dell’emancipazione delle donne, si dice convinta che ci sia un complotto della “grandi concentrazioni economiche” per favorire un’immigrazione africana e islamica funzionale al disegno del c.d. meltingpot, cioè mescolare  il più possibile per diluire l’identità occidentale, europea, italiana. Cioè “snaturare l’identità delle nazioni europee” che ovviamente sono bianche e cristiane (sob). 

La leghista Sardoni, che è in Commissione Cultura della Camera, con l’eleganza che le è propria sul tema ha dichiarato: “Per la mia opinione personale tutti i veli islamici sono simboli di sottomissione. Perché io non credo che una donna libera, con la temperatura che abbiamo in questi giorni, abbia voglia di andare in giro con un sacco di immondizie addosso …”. Per poi proseguire: “… Per non urtare i musulmani ci stiamo annullando. L’islamizzazione non avviene da un giorno all’altro, ma se non mettiamo dei paletti sarà un epilogo certo”. Siamo ritornati ai tempi dell’inquisizione!! Siamo alla classica frase razzista: è in atto una “sostituzione etnica”

Questa Sardoni dovrebbe aggiungere, se fosse seria e corretta intellettualmente, anche le suore cattoliche dovrebbero vestirsi in maniera più sobria senza quei pesanti vestiti, quei veli che lasciano scoperto solo il viso. Mentre i preti, notoriamente maschi, possono vestirsi più sobriamente. Che il protocollo del Vaticano impone il velo nero alle donne che vengono ricevute dal Papa. Che ci sono ancora delle suore di clausura sepolte nei conventi, dove non hanno nessuna possibilità di conferire col mondo esterno. Insomma, più che una battaglia di civiltà, sembra che ci sia in atto un’ennesima guerra di religione e si usano tutti gli argomenti per denigrare chi ha un altro credo religioso.

Personalmente la penso come Tomaso Montanari che scrive: non c’è alcun dubbio che ci sia molta strada da fare perché tutte le donne siano libere nell’Islam, nel cristianesimo, nel consumismo capitalista ….

Per chiarezza chi scrive non è religioso.

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