Sull’attacco in territorio israeliano di Hamas del 7 ottobre, c’è qualcosa che non mi è chiara sin dall’inizio di questi massacri. Il Mossad israeliano, uno dei servizi segreti più preparati e potenti del mondo, in Iran è riuscito, attraverso loro uomini locali, ad individuare le abitudini ed i luoghi dove risiedevano uomini politici, militari e degli scienziati nucleari per poi ucciderli bombardando a colpo sicuro le loro residenze a Teheran.
Per cui mi
chiedo: il Mossad non conosceva la volontà di Hamas di fare la strage del 7
ottobre? Tutti sapevano che Hamas costruiva tunnel che riempiva di armi e di
uomini nella Striscia di Gaza. Per costruire decine di chilometri di tunnel
servono grandi macchinari, cemento e altro materiale e poi doveva stoccare da
qualche parte il materiale degli scavi. Possibile che il Mossad non avesse
delle spie locali per conoscere cosa stesse succedendo nella Striscia? Sapendo
che Gaza è praticamente una prigione a cielo aperto, tutto recintato e i gazawi
non potevano uscire senza il permesso degli israeliani. Controllare i
palestinesi della Striscia era più facile rispetto che spiare Teheran.
Io la penso
come padre Alex Zanotelli che in una intervista ha detto: “…Netanyahu non può terminare la guerra perché se decadesse sarebbe
processato. In quanto è impossibile che lo Stato di Israele non fosse a conoscenza
di quanto stava per avvenire il 7 ottobre. Quell’uomo sta rovinando il suo
stesso Paese: la conseguenza di questo conflitto accrescerà l’antisemitismo”.
Quando
questo genocidio terminerà, inevitabilmente la verità verrà a galla e io penso
che i vari ministri Ben-Gvir, Smotrich e il capo banda Netanyahu dovranno pagare
per la loro crudeltà. Mentre l’Occidente, che è stato suo complice, dovrà
chiedere scusa al mondo per aver lasciato fare e aiutato il governo israeliano a
uccidere decine di migliaia di donne, bambini e anziani con le bombe e con la
fame.
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