domenica 28 settembre 2025

Garantisti a giorni alterni

Garantisti a giorni alterni.

Il caso della Salis nell’Europarlamento è emblematico.

Ilaria Salis è una europarlamentare dei Verdi e Sinistra. L’Ungheria ha chiesto che le venga tolta l’immunità per poterla trascinare a processo in cui è accusata di lesioni cagionate a dei neonazisti nel Paese di Orban.

Ecco alcuni interventi prima che l’assemblea decida.

Il vice segretario della Lega Vannacci ha dedicato un video alla Salis affermando che è sicuramente colpevole, invitandola a farsi ospitare nelle prigioni ungheresi, augurandoli pure molti anni di permanenza.

Procaccini e Mantovani, europarlamentari di FdI, hanno criticato la Commissione Affari giuridici che ha votato contro la richiesta magiara di toglierli l’immunità e che poi sarà votata dall’Assemblea, parlando di strappo alle regole.

Eppure nel Parlamento italiano, sia la Lega che FdI nello stravolgimento in corso sulla Giustizia, hanno abolito l’abuso d’ufficio con un ipergarantismo peloso che sembra sempre più un’impunità per i colletti bianchi, per la razza padrona.

Sono quei partiti che affermano senza arrossire che un imputato è non colpevole fino al terzo grado di giudizio, mentre per la Salis loro hanno già il verdetto di colpevolezza in tasca con il processo ancora in corso.

Vannacci nel suo video contro Salis, ha spiegato dall’alto della sua competenza giuridica, che l’immunità serve a coprire il parlamentare per quello che riguarda la sua specifica funzione di parlamentare. E questo mi pare giusto, ma Vannacci ed i suoi colleghi di cui sopra, dimenticano un fatto eclatante che si sta svolgendo da mesi nel nostro Parlamento: Daniela Santanché.

Il centrodestra unito, ovvero FdI, Lega e FI stanno cercando disperatamente con tutti i cavilli possibili, di bloccare il processo in corso in cui la ministra Santanché è indagata per dei  fatti che non centrano nulla con la sua attività ministeriale.

Questa non è politica, ma un gioco di squadra che squalifica come politicanti chi fa degli equilibrismi semantici per salvare una propria “sorella” anche con metodi che con il garantismo non hanno nulla a che fare, ma che assomigliano tanto all’impunità.

Alla faccia de’: La legge è uguale per tutti.

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