giovedì 30 maggio 2024

Nucleare: no grazie

Da qualche anno il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michele Agrusti, afferma tranquillo che è favorevole al nucleare per produrre elettricità, perché le nuove centrali sono di quarta generazione e non sono più a fissione dell’atomo molto pericolose, ma a fusione e molto sicure. Ora si è accodato ai desiderata di Agrusti, anche il presidente Fedriga, il quale forte della sua visita al Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, dove pare abbia fatto un corso accelerato sul nucleare, dà dell’ignorante a chiunque dissenta dai suoi propositi. Si dice deluso di chi è contrario al nucleare e “di essere esterrefatto e deluso dalle opposizioni che non sanno quello che dicono”. Addirittura, per voler essere il primo della classe in Italia dichiara che: “il FVG può diventare area di sperimentazione per queste centrali sicurissime”. Mentre Agrusti dichiara tutto giulivo che una centrale nucleare la farebbe “anche vicino a casa sua”, tanto è convinto che le nuove siano sicurissime.

Vediamo allora come sono allo stato dell’arte le ricerche sulle nuove centrali nucleari cosiddette di quarta generazione a fusione.

Ritornando alla visita di Fedriga al Mit di Boston, dove si sta costruendo la prima centrale a fusione, lui non ha detto tutta la verità. Ebbene, fuori da ogni propaganda, le centrali nucleari a fusione chiamate di quarta generazione semplicemente non esistono.

Al Mit stanno costruendo un PROTOTIPO dimostrativo chiamato Sparc che potrebbe essere pronto nel 2025, se tutto dovesse andare bene. La commercializzazione potrebbe iniziare non prima del 2030 e richiederebbero almeno 10 anni per costruirle. Per cui potrebbero andare in funzione non prima dopo il 2040!

Sempre il Mit dice che, con le conoscenze attuali la fusione nucleare richiede grandi quantità di energia, superiore a quella che si riesce a produrre con la reazione. Aggiunge pure che è un processo molto instabile. 

Per chiudere direi a Fedriga e Agrusti di stare tranquilli aspettando che le nuove centrali nucleari a fusione diano garanzie che ad oggi non danno.

E poi un suggerimento ai due signori non richiesto: ricordatevi che le bugie hanno le gambe corte e raccontare fatti non veri non si fa il bene dei propri corregionali.

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