sabato 16 ottobre 2010

Comunicato Stampa su immigrazione dell'Italia dei Valori

IMMIGRATI. DONADI, OPPOSIZIONI SIANO UNITE CONTRO DECRETO FLUSSI

A novembre il governo dovrà varare il nuovo decreto per i flussi migratori, che stabilirà tra i 150 e i 170 mila nuovi ingressi per il 2011. Ebbene, mettere la propria firma sotto quel decreto è in questo momento inopportuno e sbagliato. Chiedo al governo di non farlo e alle altre forze di opposizione di sostenerlo, ma non in nome dell’irragionevole e propagandistica politica intollerante della Lega, di cui ho già detto chiaramente e più volte quello che penso, ma in nome di una solidarietà e di un’accoglienza che sia finalmente sostanza e non forma. Vi spiego perché. L’Istat ha reso noti i dati sulle dinamiche occupazionali degli immigrati tra il 2008 e il 2010. La fondazione Leone Moressa di Venezia li ha elaborati per quel che riguarda in particolare il Triveneto, incrociandoli con le previsioni di Unioncamere sull’assunzione di lavoratori stranieri nelle imprese italiane. Il dato del Triveneto è molto significativo ed emblematico. Delle 65 mila persone che in tutto il Nordest hanno perso il lavoro a causa della crisi, 17mila sono straniere. In pratica, un nuovo disoccupato su quattro è immigrato. Solo in Veneto, dei 47mila nuovi disoccupati, gli stranieri sono più di 11mila. Gli ideologismi non servono a governare un problema serio come l’immigrazione, come è stato fatto fino ad adesso, a destra, con la xenofobia becera, a sinistra, con il buonismo irresponsabile. Non si governa l’immigrazione con il giochetto facile di contrapporre la disoccupazione italiana a quella straniera. Occorre pragmatismo, unito al buon senso. Ed il buon senso ci dice che, in questo momento di crisi economica, far entrare altri 150mila immigrati significa, nella migliore delle ipotesi, ingrossare le fila di un esercito di immigrati già disoccupati, che sono già nel nostro paese con le loro famiglie e a cui dobbiamo garantire tutela e protezione. Tutti gli studi dimostrano che integrazione significa anzitutto avere un lavoro ed una casa per costruire il proprio futuro. Il resto sono chiacchiere al vento. Nella peggiore delle ipotesi, significa ingrossare le fila della criminalità organizzata o magari fare gli interessi di imprenditori senza scrupoli che sfruttano con contratti a nero. Abbiamo grandi responsabilità. Perché accogliere significa sostenere, assumersi la responsabilità di ritrovare o ricostruire le speranze di un futuro a chi è venuto nel nostro paese, vi ha portato la propria famiglia ed ha perso il lavoro. Non si promette l’Eldorado, non si regala il sogno di una vita migliore se poi c’è l’irresponsabilità di un gesto deprecabile come l’abbandono. Per questo, Italia dei Valori rivolge un appello a tutte le forze di maggioranza ed opposizione perché, da oggi, inizi, una politica nuova sull’immigrazione: no alla demagogia, sì al buon senso.
Roma 12 ottobre 2010

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