Il comune di Roma ha ricevuto e riceve tutt’ora, centinaia di milioni di euro dallo Stato per salvare i propri bilanci fallimentari. E’ quindi un ente che da tempo gestisce male le finanze pubbliche cui è chiamato gestire.
Molti si chiedono come un Comune possa sprofondare in un pesante deficit dando spesso dei servizi indecenti e alle volte addirittura assenti.
Ebbene, vi porto due esempi che possono rispondere a questa domanda e chiariscono perché molte istituzioni pubbliche, Comuni, Province, Regioni e lo Stato, producono buchi clamorosi, deficit mostruosi.
Gli amministratori delegati di nomina pubblica di Ama e Atac, società del comune di Roma che gestiscono i rifiuti e i trasporti, ricevono dei doppi stipendi.
L’ad dell’Ama, l’azienda municipale dei rifiuti, Franco Panzironi, aggiunge ai circa 380mila euro che riceve dall’Ama, altri 165.187 euro come presidente di Multiservizi, altra azienda pubblica, per un totale di 545.287 euro l’anno.
L’altro ad dell’Atac, l’azienda dei trasporti romana, Adalberto Bertucci, fa addirittura il consulente per l’Atac stessa di cui è amministratore! E così, oltre ai 140mila euro per dirigerla, ne incassa 219mila come consulente. Per cui questo signore incassa dall’ azienda dei trasporti capitolina, quasi 360mila euro l’anno.
Un bel bottino, non c’è che dire!
Di questi esempi ce ne sono a decine di migliaia in Italia. Bloccare questo andazzo proibendo il cumulo delle prebende per chi viene nominato dalle Istituzioni in più ruoli gestionali nelle aziende a partecipazione pubblica, sarebbe un buon inizio per bonificare questa giungla di privilegi che impoverisce il Paese.
Per completezza di informazione, il comune di Roma, ora governato dal centro destra, ha avuto per vari decenni sindaci del centro sinistra.
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