mercoledì 6 ottobre 2010

Siamo un Paese sottosopra

L’Italia è diventato un Paese strano. Credo che pochi altri cittadini di Paesi di consolidata democrazia, sopporterebbero tante ingiustizie come le stiamo subendo noi cittadini italiani, senza reagire, quasi fosse dovuto ad un destino cinico e baro.
A supporto di queste amare considerazioni, porto due esempi.
Il primo. Quando circa un mese fa, la Lega si è incontrata in Riva degli Schiavoni a Venezia per concludere quella pagliacciata cominciata con l’ampolla d’acqua prelevata dalla sorgente del Po, un gruppo di una ventina di persone che esibivano un simbolo nazionale come la nostra bandiera tricolore, sono stati fermati ed identificati dalle forze dell’ordine presenti perché ritenuti dei provocatori.
Sembra incredibile, la polizia italiana ha ritenuto che esibire il nostro tricolore a Venezia durante una manifestazione della Lega, sia una provocazione!
Il secondo. Domenica scorsa, il Papa ha visitato Palermo. Ovviamente, per raggiungere i luoghi dov’erano in programma gli incontri ecumenici, doveva fare un certo tragitto con la cosiddetta, “papamobile”. Ebbene, una famiglia palermitana che abita lungo il percorso dove poi sarebbe transitato il pontefice, ha appeso uno striscione alle finestre di casa in cui veniva citato un passo del Vangelo di Matteo, il 21,13 che recita così:
“La mia casa è casa di preghiera, ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri”.
Anche in questo caso sono intervenute le forze dell’ordine. Hanno suonato il campanello davanti al portone di questa famiglia che si era permessa di esporre un lenzuolo con quella frase evangelica. Volevano entrare per toglierlo. Ma, evidentemente, i padroni di casa, senza intimorirsi, hanno negato l’accesso alla loro abitazione visto che i poliziotti erano sprovvisti di un’autorizzazione per poter entrare nella loro casa. Ma queste forze dell’ordine non si sono perse d’animo e così hanno chiamato i vigili del fuoco affinché provvedessero loro a togliere lo striscione incriminato dall’esterno, come poi è stato fatto.
Per cui, per la polizia, uno striscione con scritto un passo significativo del Vangelo di Matteo, potrebbe essere definito, non si sa bene perchè e da chi, provocatorio.
Siamo diventati un Paese sottosopra, senza più bussola.

Nessun commento: